Anno MCCCXXXII. 179 Re Giovanni, fi riduiTero nel Gattello già fabbricato da Matteo Visconte , e vi iì foftennero fino al venturo Marzo , ficcome diremo. Parimente in queiV Anno a dì 22. di Maggio, Giovanni Visconte, Zio d’etto Azzo, già creato Vefcovo di Novara, {a) (a) Carh ebbe maniera di cacciar da quella Città i Tornielli, che ne era-no padroni, e fi fece anche proclamar Signore in temporale del- Guaiv-i-i. la Città fuddetta , dove richiamò tutti gli ufciti, e rimife la pa-ce da gran tempo perduta. Ma elTer potrebbe , che quello fatto appartenette a gli Anni feguenti, ficcome s’ha.da gli Annali Mi-lanefi (¿) . Lo itetto Galvano Fiamma, che nel Manipolo àe ^ Anriilies Fiori racconta ciò all’ Anno prefente, in altra fua Opera (c) MedìcUn. ne favella al feguente . Aveano i Pifani tolta a’Sanefi la Città T^' di Mafia in Maremma; ma efiendo eflì all’attedio d’un Caltello, (c) G.miv. (d) 1 Sanefi coll’efercito loro nel dì 16. di Dicembre jdiedero ^ loro una fconfitta con grave loro danno , e con far prigione Dino TeJm ' xTi\ dalla Rocca lor capitano . Ital:c- (d) Chronic. * , Saneft Anno di Cristo mcccxxxiii. Indizione 1. Tom. ,f. di Giovanni XXII. Papa 18. Imperio vacante . |Er la vittoria riportata nel precedente Novembre dal Pria-___ cipe Carlo a San Felice colla fconfitta dell’efercito Eltenfe, (e) Beltrando Cardinale Legato, ficcome perfona di niuna fede , ^efj‘n>nic" dimenticando l’Inveltitura di Ferrara data a gli Eltenfi, fi figurò Tom. xv. venuto il beato giorno di aggiugnere ancor quella Città alle fue Italie. conquilte . Però fece muover guerra da gli Argentani a’ ferrarefi nel Mele di Gennaio ; e poco appretto lenza disfida alcuna anch’ egli fpedì le fue genti a dare il guaito al territorio di Ferrara . Avvenne, che nel dì 6. di Febbraio itando il Marchefe Niccolò a Confandolo (/) facendo la guardia a quella Stellata, arrivarono colà le milizie del Legato, e diedero battaglia. Accorfe armato ^ìfl.°To.ii il Marchefe, ma cadutogli il cavallo in un fotto, fu prefo e con-Rer.Italie. dotto con altri nelle carceri di Bologna, e la Stellata venne in poter de’nemici. Quello felice colpo facilitò all’Armata Pontificia il pattaggio del Po, e però fenza contratto giunfe fin fotto Ferrara, e portatali nel Borgo di fotto, e fui Polefine di Santo Antonio, cinfe quella Città d’attedio. Tutti i Primati della Romagna colle genti di quella Provincia , e di Bologna per ordine M 2 del P’