148 Annali d’ Italia. di ièta cremefi con quefte parole ricamate d’oro dinanzi al petto: E’quello, che Dìo vuole. E nel dì dietro queft’altre: Sarà quello, che Dio vorrà. Continuò il Bavaro la fua dimora in Roma, e nel dì 14. d’Aprile pubblicò varie Leggi contra chi foffe trovato in Erefia, o in reato di lefa Maeftà contra dell'Impe-radore. Pofcia nel dì 18. d’ effo Mefe nella Piazza di San Pietro (a)Gìovaj\ tenne un gran Parlamento (a) , dove fece citare, fe alcun v’ era, che prendeiTe a difendere Prete Jacopo da Caorfa, il quale Raynau' fi faceva chiamare Papa Giovanni XXll. Niuno riipofe. Saltò bensì il Sindaco di quella parte del Clero di Roma, che an-CBalubius íep°fe 1’ amore dell’ oro a quello della Religione ; e pregò Lori/, Pap. dovico di procedere contra di detto Jacopo da Caorià. Si sfoderarono dunque vari articoli di pretefa Erefia, e di Lefa Mae-itàd’eiTo Pontefice, pretendendo, che eiTo avelie anche bandita la Croce contro a i Romani : per le quali cagioni il Bavaro dichiarò decaduto Papa Giovanni dal Pontificato , e reo di Erefia e di lefa Maeftà con varie pene, ch’io tralafcio. Nel dì 23. d’ Aprile col confenfo del popolo Romano fu pubblicata una Legge , che ogni Papa in avvenire doveffe tener la fua Sedia in Roma, e non iftarne aliente, che tre mefi 1’ anno: altrimenti s’in-tendeffe caffo dal Papato. Finalmente nel dì 12. di Maggio nella Piazza di S. Pietro Lodovico colla Corona in capo propofe al nu-merofo popolo di Roma di fare un nuovo Papa. Fu propoilo Fra Pietro da Corvara, nativo d’Abbruzzo, dell’Ordine de’Minori , grande ipocrita ; e il popolo, perchè la maggior parte odiava Papa Giovanni per la fua permanenza di là da monti, 1’ accettò. Coftui prefe il nome di Niccolo Quinto-, fece anche prima della coniecrazione la promozion di fette faìfi Cardinali -, e nel dì 22. di Maggio fu confecrato Vefcovo da uno di eiìì, con prendere dipoi la Corona dalle mani del medefimo Lodo-vico , il quale di nuovo fi fece coronar Imperadore da quefto fuo Idolo. Tante beftialità di Lodovico il Bavaro in arrogarfi l’auto-(M 4 a erti n ^tà di deporre un Papa, legittimo Papa, nè giammai caduto in Mu£at. in Erefia, come egli pretefe ; e di eleggerne un altro contro iri-Ludov. ti e Canoni della Chiefa Cattolica: (¿) ftomacarono forte al-B^Bernard. ^ora chiunque portaVa buona cofcienza e lume di ragione; e Guìd. Solamente piacquero a molti Eretici e Scismatici tanto Religic-fi ^Ptobmíá C^ie Secolari, de’quali era piena la Corte d’effo Bavaro, eco Lucenjs, i configli de’quali foli egli iì regolava. Moftruofità ed empietà enor-