Anno M C C C L V. Anno di Cristo mccclv. Indizione vili, d’ Innocenzo VI. Papa 4. di Carlo IV. Imperadore 1. SUl principio di quell* Anno giunfe a Milano Carlo IV. Re de’Romani, accompagnato da pochi de’Cuoi, ma con gran magnificenza ricevuto da Galeaffo e Bernabò Visconti , e fun-tuoiamente regalato da effi ( a ). Gli fecero vedere in moftra tan- ( <) Marno te migliaia di cavalieri e fanti, che aveano, e parte finfero d’ ave-re al loro foldo, facendo far varie comparfe alle medefime loro truppe : tutto, come diceano, a i fervigi di Sua Maeflà. Nella fefla dell’ Epifania , cioè nel dì fei di Gennaio , egli prefe la Corona Ferrea dalle mani di Roberto Arcivejcovo di Milano . Se crediamo a Matteo Villani, Scrittore di grande autorità, la di lui Coronazione fu fatta in Monza ; ma verifimilmente egli pre-fe abbaglio , avendo noi una folla di Scrittori, ed alcuni ancora d’effi contemporanei, che l’afferifcono celebrata nella Bafilica di(b) Murato-Santo Ambrofio in Milano . Oltre a gli Storici da me citati al- perr^°' trove (¿), ci afficurano di quello gli Annali Milanefi (c), le t. à. Anec. Croniche Piacentina ( d), Bolognefe (e), Sanefe (/), e Cefe-^*- Latin. nate (#), il Gazata (¿), il Rebdorfio (z)> ed altri. Voleva-McdfoUn!** fi veramente far quella funzione in Monza, ciò apparendo da Tom. xvi. un Breve di Papa Innocenzo VI. rapportato dal Rinaldi ( A ) , ma ^fTl^ic dovette vincerla l’Arcivefcovo e il Popolo di Milano, che la piacenti"!*' vollero in Santo Ambrofio, fecondo l’antico rito. Da Milano Jom. eod. pafsò Carlo a Pifa. Bollivano fiere difcordie in quella Città per J^BoUgna* la fazione de’Bergolini, cioè de’Gambacorti, e di Cecco Aglia -Tom. ¡8. ti, che dominava, e l’altra de’ Rafpanti , che s’opponeva alla.^"1 prima. Aprirono tali diiTenfioni la ilrada al Re per affumere dica concordia de’Cittadini ( sforzata nondimeno per conto de’Gam- Tom‘ >s-bacorti ) il dominio di quella Città, e di mettervi le fue guar-^‘càfoniV die. Dopo effere flato a Lucca, e dipoi a Siena, dove a peti- Cafen. zion del popolo commoflo annullò il Reggimento de i Nove,Tom' ffjfc. divenuto troppo odiofo alla Città , s’ inviò alla volta di Roma. (h{' Gasata Prima non avea feco più di mille cavalieri, la maggior parte Chr- Resunf-datagli da i Fratelli Visconti. Ne arrivarono in Tofcana dalla %°'r. YaÌfJ.' Germania ben quattro altre migliaia, tutta bella gente con(0 Rebdor*. gran Baronia, e colla Regina Anna, Moglie del medefimo Re Con quella sì poderofa fcorta fe n’ andò egli a Roma, dove nel Annai. Ecci,