Anno MCCCVIT. 35 de’Riminefi e Cefenati nel Cartello; ma da lì a due giorni, per difetto di vettovaglia furono cortretti a renderli. Quali duemila perfone rertarono prigioniere, e andarono a far penitenza nelle carceri di Forlì. Anche i Bologne!! fecero guerra a Faenza ed Imola, (a) e s’impadronirono del Cartello di Lugo . In Roma (a) Ckronìc. fi attaccò il fuoco alla facra Bafìlica Lateranenfe, e tutta la bru- rTm^xvni. ciò, iniìeme colle cafe de’Canonici: disgrazia, che recò fom-Recitati:.' mo dolore al Popolo Romano, e fu prefa per prefagio delle calamità , che avvennero . Ma non pattarono molti anni , che unitili i buoni di Roma, uomini e donne, ed aiutati anche dal Papa, la rifecero come prima (b). Erano già più anni, che Dulcino CtyBernaLd' nato in Val d’Oilela, Diocefi di Novara, Eretico della Setta de’ eumeni v. Catari, o fieno Gazzeri, fpecie di Manichei, (c) andava in-(c) HijiorU fettando la Lombardia co’ fuoi perveriì errori. Si riduife coftui 7^,njXm in una montagna del Vercellefe co’fuoi fèguaci in numero di cir-Rtr. Italie. ca mille e trecento, dove per mantenerli quella canaglia altro G^eJnardus ripiego non avea, che di faccheggiar le Ville vicine. Predicata Giovanni contra d’eiìì la Crociata, furono effi attediati in quel Monte, e ViiUnì, finalmente nel dì 23. di Marzo dell’Anno prefente obbligati per ahrl ' la fame a renderli. Dulcino colla moglie Margherita, ed altri pochi, fenza volerli mai ravvedere, furono bruciati vivi ; con che eftirpata rimafe la peftilente fua fetta. Anno di Cristo mcccviii. Indizione vi. di Clemente V. Papa 4. di Arrigo VI. detto VII. Re de’ Romani 1. Succedette nel primo dì di Maggio di quell’Anno la morte funerta di Alberto Auflriaco Re de’Romani (d). Grande (d) Bernard odio gli portava Giovanni Figliuolo di un fuo Fratello primoge-nito , pretendendoli gravato da lui, perchè gli negava una par- Lucenfis te, non che il tutto, de gli Stati dovuti a lui per le ragioni del Ferretus Padre. Partitoli da Baden il Re Alberto, nel pattare il fiume friiiiT Orfa, fu affalito dal Nipote con una mano di Sicarj, e trafitto da più fpade, quivi lafciò la vita. Rellarono di lui più Figliuoli , il primogenito de’quali Federigo fu Duca d’Auftria, e Signore d’altri Stati fpettanti a quella nobiliffima Cafa . Trattoflì dipoi di eleggere il Succeffore , ed uno di quei, che più vi adiravano, fu lo fteifo Duca Federigo. Ma inforta gran difeordia fra C 2 gli