152 7 E quafi tuttala l(i vitra. Ces) l'Aquila , fy altri luoghi nell' A-hruxi» . Consultano /’ imprefa della città di Napcli . Spagnuoli ediofia' Napolitani . 4j2 DELL’ HISTORIA prefa, & faccheggiata , & il cartello s’arrendè quafi fubi-to. Dopò il quale fucceifo arrendevanfi all’ armata della lega quali tutte le terre di marina, ove ella giungeva; & fe alcuna faceva refiftenza, era prefto sforzata , come avvenne di Sorento , & della Torre del Cervo ; talché fi fece in poco tempo patrona quafi di tutte le riviere, ef-fendoii condotta molto vicina a Napoli . Era fratanto Renzo con l’efferato di terra entrato nel regno , parta-to felicemente il fiume del Tronto, & fatto riufcir vano ogni sforzo, & difegno del Vice Rè, che haveva cercato d’impedirlo ; & cominciando con profperi fucceffi 1’ imprefa, haveva ridotto in fuo potere la terra dell’ Aquila nell’Abruzzo & li contadi di Tagliacozzo , d’Alva, & di Celano . Però i capitani dell’ armata , ritrovandofi già vicini a Napoli, & invitandogli a ciò quelli profperi avvenimenti, pofero in coniulta, fe fi doveffe più appreffarfi alla città per tentarne l’efpugnatione, & attendere alla fom-ma della guerra . Confideravafi, che acquiflandofi quejla città , fi poteva dire d haver poflo fine alla guerra , effendo-fi levato a nemici il principale fondamento di trarre danari per fomentare l'effere ito j cacciatigli del nido , & del loro più fer?no ricetto , nel quale rie over andofi, bavevano poflo la maggiore Speranza di poter difendere quello flato $ onde privati d effo dovere toflo cadérgli /’ animo, & la riputai ione , fi che facilmente fi \ are biono cacciati di tutto il regno . TSiè effere /’ imprefa tanto diffìcile , che non fi potere con ragione fperarne prejlo buon fine ; nella città debole pre-fidio di joldati, il quale era non molto ben difpofio ad ef-porjì a’ pericoli, ne a ¡offrire le fatiche della militi a , ò gli incommodi dell' affé dio , per conjervare il dominio in\olen-te , (¿fa loro mpìejlijjìmo de gli Spagnuoli : nè d'altro animo ejjer veramente i nobili, benche per lo timore delle cof'e loro convennero moftrare d'aggradire quello flato. Quefta d/fpofitione de TSiapolitani poterfi facilmente accrefcere, & eccitarli a qualche follevaùone , cól promettere di donare alla città t tanti debiti. che havevano con la camera , & Me-