Anno MCCCLXXIX. gina Giovanna per placare il Popolo, fi moiirò inclinata ad abbandonar FAntipapa, e mandò anche fuoi Ambafciatori a Roma. Per colpa di chi avveniffe, noi so dire; ben so, che nulla ne ie-guì.; e tornati gli Ambafciatori continuarono le oftilità fra effa, e Papa Urbano, il quale intanto inviperito cercava le vie di torle il Regno, iìccome in fatti avvenne dipoi, per quanto vedremo. I Bo-lognefi (a) prevalendoli di tali fconcerti, fi rimifero maggiormente (a) Cronica in libertà; e per meglio foftenerfi, fecero Lega co i Comuni di Fi-dj0^°xrni renze, Perugia, e Siena; fempre nondimeno aderendo ad Urbano Rer. Italie. VI. Papa legittimo. Strepitosa fu nell’ Anno prefente la guerra de’ Veneziani e Genove!!. Il racconto d’effa efigerebbe più carte; ma io fegui-tando la brevità, ne accennerò folamente i fatti più importanti, rimettendo per gli altri men riguardevoli il Lettore a Daniello Chinazzi (¿), al Carefino (c), a i Gatari (d) e al Redufio (O • ^ Di molte prodezze avea fatto Vitior Pifani coll’Armata navale^/ 'nauc.' Veneta nell’Adriatico; ma quella Armata fi trovò molto fminui-(c) Canjin, ta e fnervata per li patimenti del verno, e per mancanza delle xÌZ^xii vettovaglie. Tuttavia effendo fopragiunta a Pola, dove egli fi tro-/j£r. Italie. vava, l’Armata navale de’Genoveli, comandata dal valorofo Lu- (A) Gjatprij ciano Doria, il Pifani foprafatto dalle iltanze de’fuoi, benché alcu- -j-om. xvii. ne delle fue Galee gli mancaffero, perchè non peranche fpalmate, far. Italie. andò ad affalirla. Crudeliffima fu la battaglia nel dì cinque, o pure^Di^edu', r • T • ri ■ ■ ■ ■ n_y ° i i j , C . Chroms. lei di Maggio, lui principio vi relto morto da un colpo de nemici il Tom. xix. Doria Generale de’Genovefi, e prefa la Capitana. Ma fopragiunte Italie-dieci altre Galee Genove!!, polle dianzi in .aguato, non potè reggere la Flotta Veneta. Quindici Galee rimafero in potere de’vincitori con più di due mila prigioni, parte de’quali fu decapitata da gl’inumani Genovefi in vendetta dell’uccifo lor Generale. Vittor Pifani con fette altre Galee falvatofi andò a prefentarfi al Configlio in Venezia. Ora per tal vittoria infuperbiti i Genovefi, fi mifero in penfiero di procedere innanzi per efpugnar fe poteano, l’inef-pugnabil Città di Venezia. Gran coraggio facea loro a tale im-prefa anche Francefco da Carrara Signor di Padova lor Collegato, ed implacabil nemico de’Veneziani. Venne anche loro un abbondante rinforzo di Legni, d’armati e di munizioni da Genova, condotto da Pietro Doria, nuovo Generale di tutta l’Armata . Pertanto nel dì di Pentecolle comparvero i Genovefi al Porto di S. Niccolò di Lido ; entrarono in Chioza picciola, ed uni-