Anno MCCCLXX. 341 detto contro, e predetta la morte, e lo fdegno di Dio, fe andava , non fi lafciò fmuovere dal luo proponimento. Perciò nel dì 5. di Settembre ito a Corneto, quivi s’imbarcò, avendogli provveduto un fiintuofo ftuolo di Galee i Re di Francia e d’ A-ragona, la Reina Giovanna, i Piiani, e i Provenzali. Ebbe a pentirfi da lì a non molto d’avere abbandonata la fua partico-lar greggia, e iniìeme l’Italia; perciocché giunto ad Avignone, flette poche fettimane a cadere infermo; e quella infermità nel dì 19. di Dicembre il tralfe di vita. Pontefice dotato di tutte le più belle virtù convenienti al fuo fublirne fanto Mini-fiero, umile, fprezzator delle pompe, Iimofiniere, zelante del culto di Dio, e tale in fomma, che tenuto fu per Santo dopo liia morte; e fi narravano grazie ottenute da Dio per intercef-lione di lui. Oltre a varie Croniche ( a ) , ne fa fede anche il (a) Chonic. Petrarca nelle fue Lettere; e l’Autore della Cronica Bologne- PTl*“nxyL le ( b ) attefta, che in quella Città fu con indicibil duolo com-Rcr. halli pianta la perdita di quello buon Pontefice per li tanti benefizj, 0?) Tronic. ch’egli e il Cardinale Anglico, fuo Fratello, aveano compartiti t™°xvih. ad ella Città; e per la fama de’lùoi miracoli fi cominciò a di- R«-. halle. pignere per le Chiefe la di lui effigie. Altrettanto abbiamo da gli Annali di Genova di Giorgio Stella (c). Fu poi nel dì 30. di Di-^eiujlnat cembre eletto ibmmo Pontefice Pietro Ruggieri, Figliuolo di Gu- Geu.T0.17. glielmo Conte di Beiforte e Nipote di Clemente VI. che era Cardinale di Santa Maria Nuova, giovane di età, ma vecchio di co-flumi, feienziato nelle Leggi, ne’Canoni, e nella Teologia, modello, liberale, e amato da tutti per le lue onelle e cortei1 maniere. Prefe il nome di Gregorio XI. Dicono, ch’egli fu Scolare di Baldo gran Legilla in Perugia. Se condo che’ fcrive Matteo Griffoni (d), riufeì a Giovati-W Matlh\ ni Aucud d’introdurre in S. Miniato, alTediato da’Fiorentini, busGChronii. un convoglio di vettovaglia e di munizioni. Ciò non oilante BononUnf. per tradimento di uno di que’Terrazzani , appellato Luparello , i Fiorentini entrarono nella Terra nel dì 9. di Gennaio dell’Anno prefente. Il prefidio di Bernabò Visconte fi ritirò nella Rocca, la quale al fine venne anch’eifa nelle lor mani. Ad alcuni di que’ Nobili Cittadini ribelli lu mozzo il capo. Se ne fuggirono gli altri, cioè parte de’ Mangiadori, Conti di Collegal- li, e Ciccioni, e con effi Filippo Borromeo, da cui difeende la Chiariffima Famiglia de’ Conti Borrornei di Milano . Tolto dunque a Bernabò quel nido in Tofcana, egli richiamò l’Aucud in T omo Vili. Y 3 Lom-