XLI1I i> mo fua vita durante. Ne fa poi rinforzar l’affedio a Bernabò, cola che « obbligò il Papa a chiamare in ajuto l’Imperatore, e altri Principi; a » fcomunicarlo; e a farlo dichiarar dall’Imperadore medefimo decaduto » da ogni diritto in Italia. E giunto all’ anno i 364. in cui Bernabò fpa-» ventato dalla unione di tante forze contro di lui, fece pace col Pon-» tefìce; non dice già ilnoflro Annalifla , che cefsò d’inquietare il Port-» tefìce per conto di Bologna, e reftituì alla S. Sede l’ingiuilamente w-» furpatole: ma dice, che in vigore di quejla pace rinunciò il Vifconte a >» tutte le fue preterfiom[opra Bologna , e refiituì Lugo, Crevalcuore, e qua* » lunque altro luogo occupato da lui ne gli Stati della Chiefa . E cita in te-» ilimonio il Rinaldi. Ma quelli non fa la menoma menzione di preten-» fioni ; e in ordine alle reflituzioni, porta Documento, che individui » le medefime fpecialmente nell’uno, e nell’ altro Territorio di Bolo-» gna, e di Modena : Refiituet (al num. 3. del detto anno ) feu re/litui »faci et cajlra , Lugi, & Crepacorii, & qucecumque alia cafira, fortalitia, » rochas , & baflias, qua per ipfum Dominum Bernabonem , vel ejus nomi-» ne tenentur in difiriÉlibus Bononienji, & Mutinenfi, ac provincia Roman-» diolce diclo Domino Andruino Legato &c. Che fine egli abbia nel sì dif-» fàcilmente dichiarare i diritti Pontificj, e le ufurpazioni altrui, non fi » capifce bene, come di Ferrara . Solo s’arriva a comprendere, che » da qui innanzi non è la Città di Bologna quella, che dà qualche faf-» tidioal noilro Annalilta. Perciocché, dopo flabilita la pace predet-» ta, non ne parla, che come di Citrà della Chiefa ; come fa 1’ an. 1 376 » narrando la di lei ribellione dal Pontefice per imitar 1’ efempio delle » altre; e dicendo 1’ anno feguente, che i Bolognefi conchiufer pace col » Papa, ottenuta la facoltà di reggerai a comune per cinque anni avvenire, » con paqire annualmente alla S. Sede dieci mila fiorini d’oro. Quel che » malvolentieri egli foffre, fi è il Territorio troppo vailo: perciò nella » reilituzion di Bernabò lo foppreife, e 1’ anno 1393. dà tacitamente »dell’ eccezione a un Privilegio di Bonifazio IX. dicendo, che per » guadagnarci /’ affetto de' Bolognefi accordò loro quanti Privilegj , e grafie » feppero addimandare , confermando loro fra le altre cofe ilfuppoflo Prito vilegio di Teodofio lmperadore . » In ordine alle altre Città, che udimmo fopra, invafe da tanti Ti-» ranni nel Patrimonio, nella Marca , e in Romagna , è celebre ciò che » operò il Legato Pontificio Cardinal Egidio Albornoz. Giunto egli in » Italia 1’ an. 1353. trovò, che Giovanni de Vico Prefetto Urbano avea » invafo tutto il Patrimonio, a rilerva di Montefiafcone. Adoperò pri-» ma le fcomuniche, indi venne alle armi, e ricuperò negli anni fegu-» enti quafi tutto . Dice il Sig. Muratori l’anno 1356. che il Cardinal » Legato avea già ricuperato il Patrimonio , il Ducato di Spoleti, la » Mar-