168 Annali d* I t a l i a: che arenava l’affare, confifleva nella pretensone del Papa, che voleva effere rifatto di ottocento mila Fiorini, fpefi, come egli dicea, in quefta guerra per colpa de’Fiorentini ; laddove i Fiorentini non fi fentivano voglia nè pur di pagare un foldo, ef-fendo flati i cattivi Miniflri del Papa i primi ad offendere . Mentre fi agitavano quefli punti, eccoti arrivare la morte di etto Pa-(■a)Rdynaud. pa . (cz) L’aveano di nuovo fovvertito i Cardinali Franzefì per Ann. Ecc. farjQ rjtornare jn Francia, e fi figurò la buona gente, che Dio per queflo tagliaffe il filo de’ fuoi giorni ; acciocché fi fermaffe in Italia la Corte Pontifìcia, fenza por mente a gl’ innumerabili difordini e fcandali, che tennero dietro alla mancanza di que-ilo Pontefice. Succedette la di lui morte nel dì 27. venendo il dì 28. di Marzo, e gli fu data fepoltura nella Chiefa di Santa (b) y'na Maria Nuova ( b ) . Per tale avvenimento reflò fofpefo il trat-Gregor. XI.tato della Pace; e i. Miniflri adunati in Sarzana fe ne ritorna-j? 2h ^¿/’rono a^e l°r ca^e Per afpettar la creazione di un nuovo Ponte-ét. au. Congregaronfì a dì 7. d’Aprile a queflo fine in Conclave (c)RaynaudÀ Cardinali, che fi trovavano allora in Roma, (c) Quattro fo-ubi fupra. fi erano i Porporati Italiani , dodici i Franzefì. Per cattivo au-wdxi™ guri° preio, che in quello ffeffo giorno un Fulmine entrò uti fuprà. nel Conclave, e bruciati alquanti arnefi ufcì per una fineflra. Cominciò toflo la difeordia ad imperverfare fra loro. I primi volevano un Papa di lor Nazione , acciocché fi fermaffe in Italia la facra Corte. Da’Franzefì, che fofpiravano di ricondurla W A£ia di là da’monti, fe ne voleva un Franzeie (d); e fra eflì Fran-trofkiurn/‘ ze^ <ìuei di Limoges, che erano i più, particolarmente il defì-deravano della loro Città. Non fu difficile al popolo Romano il conofeere i’intenzion de’Cardinali Oltramontani; e però fi fvegliarono de i tumulti nella plebe, che gridava Romano lo volcmo, Romano. Da gli fleffi Magiflrati furono inviati Am-bafeiatori al facro Collegio con pregarlo di dare per quefla volta alla Chiefa di Dio un Papa Romano, o pure Italiano ; e in fine fi venne ad efigerne folamente un Romano ; e intorno al Conclave fi udivano le voci minacciofe del popolo, che richiedevano lo fleffo. In grande imbroglio ed anche paura fi trovavano per queflo i Cardinali: laonde perchè non era creduto alcuno de’quattro Porporati Italiani atto a sì fublime miniflero ; finalmente di concorde volere eleffero nel dì 8. di Aprile Bartolomeo Prignano Arcivefcovo di Bari di nazione Napoletano, che fi abbattè allora in Corte, fui rifletto, che non potendo avere Papa 7