*74 Annali d’ Italia. fero bloccata quella Città, tornò pofcia l’Armata a’fuoi quarta) Chronic.tieri. Abbiamo dalle Croniche di Bologna (a), che nel Mele di fomJtrlili Novembre gli Ordelaffi fecero pace col Legato, e cedutogli For-Re7.' Italie." li•> egli vi pofe un Governatore. Ma fecondo le fterte, ed alj£e (b) Chronic. Croniche ( ¿), pare che quella ceffione fi compieffe nel dì 26. Tot"!4 di Marzo dell’Anno feguente, e che in ricompenfa d’eiTa il Rtr. hàlii. Legato inveftifle Francefco de gli Ordelaffi della Città di Forlim- popoli. Cotante belle parole feppe poi dire il medeiìmo Cardinale Legato al popolo di Bologna , che l’indufle nel Mefe di Novembre a dargli più ampio dominio nella loro Città , e ad inviare Ambafciatori a Papa Giovanni per dichiarare, che Bologna perpetuamente farebbe della Chiefa Romana. Altrettanto fecero (c) Chronic. dal canto loro, fe pure è vero, i Piacentini (c). Nel dì 2 6. di piaientin. Luglio del prefente Anno, trovandoli molto fconciata dalle difeor-S.e7.'itali'. die civili la Città di Piltoia, ( d) i Fiorentini molli da fpirito di (d) Giovan- carità, ma non Criiliana, ipedirono colà cinquecento lancie, e /1 tlllr;S* mille e cinquecento pedoni, che corfero la Città , gridando: Vivano i Fiorentini. Si fecero dare la iìgnoria d’erta Città per un Anno , e poi nell’ Anno feguente vi cominciarono- un forte Cartello per più iìcurtà della Terra, diceano effi; e voleano dire, per fe-guitar fempre ad elferne padroni. Nuova guerra inforfe quell’Ante) Gcorgius no fra i Catalani, ei Genovefi. (e) Lamentavanlì i primi, che i Siei. Annui. Genovefi , i quali erano da gran tempo in credito di fare i corfari, Tmn^xvil. quando fe la vedeano bella, averterò recato di gravi danni a i loro Reri Italie. Legni. Il perchè con una Flotta di quarantadue Galee, e di tren-Vil’lTCTo ta nav* armate venuti alle due riviere di Genova, vi guartarono e bruciarono molti Luoghi. Cagione fu querto loro infulto , che i Guelfi dominanti in quella Città, e i Ghibellini fuorufeiti, padroni di Savona e d’altre Terre, che già aveano fatta tregua fra loro, trattaflero d’accordo e pace . A. querto fine amendue le parti fpedirono Ambafciatori al Re Roberto Signore della Città, che vi acconfentì nel dì 2. o pure 8. di Settembre, ma di poco buona voglia; perchè fra le condizioni v’era, che tutti i fuddettiGhi-bellini rientraflero in Genova, e fi accomunaflero gli Ufizj ; e il Re dubitava della lor forza , e più dell’animo loro. Anno