Annali d’ Italia. in nave per Po , il prefero nel dì 3. di Giugno , e il conduflero (a) Maith. nel Cartello di Ferrara (a). Grandi fmanie c lamenti fece per iusGCAr°0K^ueft° a Milano e a Venezia Àftorre. Interpoftifi finalmente i Tom.eodem Signori Veneziani, fu pattuito, che Aftorre confegnaife al Senato Veneto il Marchefe Azzo da mandarfi a’confini in Candia, pel cui fortentamento il Marchefe pagafle annualmente tre mila Fiorini d’oro. Con ciò il Figliuolo d’Artorre menato a Venezia fu rimeffo in libertà nel dì 23. d’Agorto . Mancò di vita in quell’Anno Antonio Veniero Doge di Venezia nel dì 23. /'?ars™u‘° di Novembre, ( b) e in luogo fuo fu fublimato a quella Digni-7». XXII. Michele Steno. Rer. Italie. Per la morte data dai Bolognefi nel precedente Anno a Giovanni Conte di Barbiano e ad altri di quella Cafa , non potea darfi pace il vecchio Come Alberico da Barbiano , iopranomina-to il gran Contertabile, e celebre Condottier d’armi in quelli (c) Cronica tempi, (c) Era egli a i fervigi del Duca di Milano, e da lui To. xvni. impetrò un corpo d’armati per voglia di vendicarfi. Ma con-Rer. haiic. tra de’Bolognefi ragion/ volea, che nò; perchè era fiata ab-A™ìtyt° battuta fazione, da cui furono condennati alla morte i Si-Tom eod. gnori da Barbiano , e dominava allora la contraria. Lo fdegno dunque d’Alberico fi rivolfe contra di Aftorre de’Manfredi Signor di Faenza, ad iftigazione di cui i fuoi Parenti lafciaro-no il capo fui palco. Gli lleflì Bolognefi , che aveano prefo per loro Generale Pino de gli Ordelaffi Signor di Forlì , fi collegarono col Conte Alberico, e fecero viva guerra ad Aftorre per tutto quei!’Anno, e tennero bloccata la Città di Faenza, avendo ivi piantata una Baftia. Un bel che fare avrebbe, chi prendere a deferivere tutte le rivoluzioni feguite in quell’Anno nella troppo facilmente tumultuante Città di Genova. A me (d) Georgias ballerà di accennare, ( d ) che moiTa fedizione da una parte di SGenufn}"al *Iuel P°P°1° contra di Cotarda Governatore pel Re di Fran-Tom. 17. eia nel dì 12. di Gennaio , tal paura gli fecero, che fe ne fug-Rer. Italie, g'j a Savona . Fu eletto per Governatore Batijìa Boccanegra con titolo di Capitan delle guardie del Re di Francia ; e pure egli fi diede a far guerra al Caftelletto prefidiato da’Franzefi. Prefero per quello Farmi gli Adorni, ed altri Nobili, e prevalendo la lor fazione e portanza, dopo molti combattimenti, rimafe abbattuto il Boccanegra , e a lui fu fuftituito Bati(ìa de Frati-