VINETIANA LIB. V. 405 parimente dato ordine a Gafparo Spinelli Secretano , il 1526 quale trattava all’hora i negotii della Republica preiTo’l E Rè d’Inghilterra , eifendo poco prima morto Lorenzo »ffiaoKm Orio , che v’ era Ambafciatore , di fare con quel Rè effi-cace ufficio per difporlo ad entrare nella lega, che tratta- difp°rnel0■ vano con Francia, esaltando molto la ili ma, che Sfaceva dell’ auttorità di lui , & volendolo per confervatore, & protettore di quello accordo, & per particolare difen-fore della libertà d’Italia. Ma il Pontefice procedeva in £«/pw. ciò cofi tepidamente , che era bifogno di ufare con lui più caldi ufficii. Però dall’ Ambafciatore Vinetiano gli era fpef- f,imamente fo mefla innanzi l’opportunità grande che s’offeriva, per “ provedere alla commune falute , delladifpoiitione dell’animo del Rè di Francia, accefo tutto di deliderio di vendicarti dell’ ingiurie , che {limava havere da Carlo ricevute ; il quale fe ti temperale col tempo, & che fi dif-poneife il Rè all’ oifervanza delle cofe {labilite a Madrid, non rellava più alcuna fperanza di liberare l’Italia da una perpetua, & acerba fervitù de gli Spagnuoli. Dalle quali Mand*p«ì cofe eifendo il Pontefice avifato, & alquanto commoffo, per tonchi»-deliberò finalmente di mandare in Francia Don Capino 4Ì,,u,fia confidentiifimo fuo con mandati di poter venire alla con-clufione della lega; benche nel medefimo tempo incontrario fi adoperaffe Don Ugo di Moncada mandato da Ce- Ma Cefart fare a Roma, per confirmare il Pontefice nel primo fuo 5 configlio di ilare unito con lui, & efiortarlo a difprezza- f*>p*rtit* re altri partiti, & altre offerte . Gli metteva Don Ugo in- Ugo dìMon-nanzi la debolezza de’confederati, co i quali trattava d’ cada-unirfi , la naturale inflabilità de’Francefi, gl’incerti &c ir-refoluti configli de’Vinetiani ; & all’incontro magnificava la potenza di Cefare, le preparationi della guerra, gran-diifimo numero di fanti, già aifoldati in Ifpruch ; d’ Alemagna afpettarfi dall’Arciduca gagliardi, & opportuniffi-mi loccorfi ; eifergli da Cefare propofta la pace per defi-derio del bene univerfale , & per particolare rifpetto ver-fo la Chiefa , non perche in lui foife alcun dubbio di non poter folo refiilere a tutti quelli potentati, che con-