XXXIV » dappocaggine , e 1 molti vizj, prima gli manifeftarono, indi paffarono » l’an. i 400. di confenfo del Pontefice Bonifazio IX. a nuova elezione, •»> di cui fi parla nel Tomo e fecolo ièguente. Convienperò riferir ciò che » ne dice a luogo, e tempo il noftro Annalifta. Comincia dalla di lui » elezione concertata in Avignone da lui, e dal Padre, che nel mede-» lìmo an. 1 346. reilò uccifo nella battaglia di Crefci tra ’1 Re di Fran-m eia, per cui militava il Re Giovanni, e Odoardo Re d’Inghilterra , » che vinfe. Dice , che fu da ambedue accordato al Papa, quanto chie-y> deva ; che il Re di Francia comprò de’ voti a caro prezzo ; che feguì » la coronazione in Bonna -, che era chiamato C lmperador de Preti ; e » che morto d’apopleifia il Bavaro l’anno feguente replicatamente feo-» municato, venne riconofciuto Carlo da molti Principi. Nuovamente » ne parla l’an. 1355. narrando , come prefa la Corona ferrea in S. Am-» broiìo, venne a Roma, e fu il dì 5. Aprile coronato colla Regina Anna » nel dì di Pafqua dal Card. Pietro Beltrando Vefcovo d’ Oilia -, ma lat-*> ta una trilla figura in Italia, ove niuna Città il volle ricevere , ebbe •» a tornarfene in Boemia con molt’ oro, e gran vergogna. Lo fa adoprar » l’an. 1364. co’Re di Francia, e d’ Ungheria per ilabilir la pace tra’l » Pontefice ed altri alleati, e Bernabò Vifconte. L’ anno feguente ac-» cenna i. fegreti maneggi alla Corte d’Avignone per venire a pacificar » l’Italia, quieta in parte per la pace co’ Vifconti, ma inquietata dalle » compagnie celebri de’Masnadieri Tedefchi, Inglefi, e Ungheri, che *> fervivano chi li chiamava, e pagava bene. Lo fa comparire in Italia »> F an. 1368. con groffo efercito; ma, fuor della coronazione dell’ Impe-» radrice fua quarta moglie nella Bafilica Vaticana per mano d’ Urba-» no V. oiferva niente aver fatto di coniìderabile in Lombardia, o in » Tofcana , perchè povero di conlìglio , e di danaro. Non così Fanno » feguente j mentre dice, che ImbarcoJJl Carlo colla moglie, e pafsò in »> Germania, fecoportando gna portando , per ejjer venuto in Italia a pacificarla , ed avendola più che » mai fcompigliata, e per aver profittai:a in varie maniere la (uhlime dignità » Imperatoria. Altro non ha di lui, fe non l’elezione del fuo figliuolo » Vincislao in Re de’ Romani l’an. 1376. per fuo maneggio, e F elogio » già detto, in morte. » Da’ Documenti preifo il Rinaldi, fpecialmente Fan. 1347. (n. 3. » & feqq.), s’apprende qualcofa di più, e li vede, che Carlo promife » alla Santa Sede il giuito , e glie lo attenne, come doveva : e nume-» rando idi lei flati, e feudi, il che dev’ eifere difpiaciuto al nolìro An-» nalifhi; perciò fe la palla con progettarci per un traffico fegretociò, »che ebbe giuilo e retto principio, ed egual continuazione. Nel reito