Annali d’ Italia; va; ed aver etti Genovefi cacciato da Setta il fuddetto Conte , il qual dianzi avea tolta quella Città alla Regina Giovanna. Scrive in oltre lo Stella, avere la Flotta Genovefe continuato il Tuo viaggio in Levante, ed interrotti i difegni del Delfino di Vienna, arrivato co i Crocefignati in quelle parti; giacché i Genovefi penfavano folamente al proprio vantaggio , e non a fecondare i deliderj del Papa, e le mire della Crociata . Pofcia nel dì 16. di Giugno sbarcati nell’ Itola di Scio , imprefero 1’ attedio di quel Cartello e Io coftrinfero alla refa nel dì 3. di Settembre: con che tutta quell’Ifola cominciò ad ubbidire a’Genovefi. Im-padronironiì ancora di Foglia vecchia, e di Foglia nuova, e maggiori progrefli ancora avrebbero fatto, fe la ciurma delle Galere motta a fedizione non .averte fatto fvanire altre loro idee. Fu in queft’Anno un’eftrema carellia per quafi tutta l’Italia, e maggiormente quella inafprì nell’Anno feguente, pereffere andati a male i raccolti a cagion .delle dirotte pioggie . Anno di Cristo mcccxlvii. Indizione xv. di Clemente VI. Papa 6, di Carlo IV. Re de Romani x. DI v e n v t o già Re de’Romani e Re di Boemia, Carlo Figliuolo del fu Re Giovanni, perchè pretendeva il Contado del Tirolo, che gli era contrattato da Lodovico il Bavaro, e da Lodovico Marchefe di Brandeburgo fuo Figliuolo, venne in abito di pellegrino a Trento con ifperanza di ridurre alla fua ub-(a} Chronìe.bidienza quel paefe(a). Non gli mancò d’affirtenza Papa Cle-Tom^xv mente VL perciocché motte con premurofe Lettere Luchino Vis-Rer. Italie, conte, Maflino dalla Scala , il Patriarca d’Aquileia, e i Signo-Givanni ri di Mantova a prertargli aiuto ; ed ognuno in fatti fpedì colà un 0*11*8 1 1 gaS^arc^° nnf°rzo di cavalleria e fanteria. Se gli diede il popo- lo di Trento, ed egli nel dì 27. di Marzo aflirtè alla Metta in quel Duomo in abito Imperiale . Impadronirti ancora di Feltro e di Belluno. EfTendo poi pattato all’attedio di Marano nel Tirolo, eccoti fopravenire il Marchefe di Brandeburgo con forze (b) Alfcrtiufapenori d’armati, che gli diede una rotta, e il fece fuggire a Jrgtntìn. Trento, Ma lì mutò in queft’Anno faccia alle cofe ; impercioc-^K'bdorf. trovandoli Lodovico il Bavaro alla caccia nel dì 11. di Otto-•¿„Ll he (¿>) , forprefo da un colpo d’apoplefia , e caduto da cavallo, fPi-