Annali d* Italia: gli Elettori, fi mife allora in penfiero Filippo il Bello Re di trancia di far cadere quella Corona in capo a Carlo di Vilois luo Fratello, che ne avea già avuta promeffa da Papa Bonifacio Vili. {^Giovanni (a) Fu perciò rifoluto nel fuo Configlio di preparar un’ Armata càp“™s. per entrare in Germania, e dar calore alla dimanda coll’efficace raccomandazion dell’armi, e intanto di proccurar anche i premu-rofi ufizj del Papa. Penetrò la Corte Pontificia quefti difegni non fenza affanno del Pontefice, il quale, fe s’ha a credere a Giovanni Villani, richiefe del fuo parere l’accortiffimo Cardinale Niccolò da Prato. Quefti il configliò di fcrivere immediatamente a gli Elettori dell’ Imperio, ordinando , che fenza dilazione procedeffero all’elezione, con fuggerir loro ancora, che Arrigo Conte di Lucemburgo, Principe pio, favio, e ornato d’altre belle doti, pareva a lui il più a propofito pel Romano Imperio . Cammino la faccenda, come avea divifato il Papa col Cardinale . Arrigo fu eletto quafi a voti pieni Re de’Romani nel dì di (b) Henric.Santa Catterina (b), e poi pubblicata l’elezione fua nel dì 27, SXk!” CJr'. di Novembre, e non già nell’ OgniíTanti, o in altro giorno, co-geminenf. in me alcuni lafciarono fcritto . Maraviglia recò ad ognuno l’udire CB°rnard Pre^erito a tanti altri Potenti Principi Arrigo, Principe di nobile Guid.ar ’ fchiatta bensì, ma di pochi Stati provveduto . Secondo il Villa- Aiberùnus ni ? corfe fubito la nuova di quella inafpettata elezione alla Cor-MUFenetùs te del di Francia , mentre egli fi apparecchiava per andare Vicenùnus, al Papa , a fine di averlo favorevole in quello affare ; ed accor- & al“m tofi , che Clemente V. vi aveva avuta mano per efcludere Carlo fuo Fratello, da lì innanzi non fu più fuo amico . Ma non fi sa intendere, come il Re Filippo dal dì primo di Maggio , in cui tolto fu dal Mondo il Re Alberto , fino al dì 25. o 27. di Novembre, giorno, nel quale fi pubblicò 1’elezione d’Arrigo, tardaffe tanto, giacché ardea di voglia di quella Corona, ad impegnare gli ufizj del Pontefice in favor del Fratello . Sembra ben più probabile , che fe li procacciaffe per tempo, ma che reflaffe burlato (c) Joannescon a^tre fegrete infinuazioni fatte far dal medefimo Clemente. de Cermenat. Furono poi fpediti da effo Arrigo folennì Ambafciatori al Papa T°m Italie C*0^ 1 Vefcovi di Bafilea e di Coira, Amedeo Conte di Savoia, Frantifias" Guido Conte di Fiandra, Giovanni Delfino di Vienna, ed altri Pipìnus Baroni (c), per ottenere il confenfo Pontifìcio: il che fu facil-r'om^x n161116 conceduto. Tale Ambafceria vien dai più riferita all’ Rer.'Italie. Anno feguente, ma dovette precederne un’altra almeno, certo effe odo, che Arrigo fu coronato in Acquisgrana nell’Epifania dell5