XVIII » filli a quello Articolo. Parla l’an. 1342. di Benedetto XII. biafimato »a torto, egli dice, da Galvano Fiamma dell’Ordine de’Predicatori, » Scrittore appaffionato, per avere il Pontefice riparato alla deplorabil » corruttela del Fratismo, e MonachiSmo. E, conciofliachè lo trovi aver » rammaffati tefori al pari de’due PredecelTori, così protettali:-- Non » fono io per ifcufarlo; ma certo non per vendere benefizj gli avrà accumulati; nè egli amò di fcialacquarli in mantener delle armate, co-» me avea praticato il fuo Predeceffore Giovanni XXII.— Se il trattar » da Simoniaci i Pontefici, e il condannar le armate Pontificie in I-» talia per abbattere Eretici, e liberar lo fiato Ecclefiallico da tanti » novelli Principetti, non raiTomiglia lo fcriver Ghibellino di que’ tempi, »ci farem noi ingannati, e rellerà il Sig. Muratori un onello Anna-» lilla. De’Legati Pontificj poi ne parla col maggior difprezzo; di niu-» no però con tanta derilione, come di cpello di Clemente VI. l’ann. » 1345. Eccone le parole llefle: — Capito in quelli tempi in Lombar-►> dia un Legato del Papa, col far correre voce di voler metter pace »fra i Principi; ordinò anche molti parlamenti, ma fenza giovare ad » alcuno. Ebbe nondimeno l’avvertenza di giovare a fe ileflo, perchè »fu ben regalato da tutti; e quali che follie venuto folamente per ral-» legrar la fua borfa, fenza prenderli maggior briga fe ne andò con Dio-. » Or che abbiamo detto, o per dir meglio, accennato quanto balla per » comprender la teffitura di quello Volume in veruna parte più ame-» no, e più chiaro, che ove fi deride il Vicario di Crillo, e chi pren-» de le difefe di lui, e della Chiefa ( fenza però, vaglia il vero, in-» taccarne la potellà diretta ) torna affai bene, che li parli alquanto » dello fiato di effa S. Chiefa, sì mal menato nell’ affenza del Pontefice, dal Ghibellinismo, e poco meglio trattato dal nollro Annalilla. » Prima però è neceffario di porre fotto degli occhj al Lettore il mede-» fimo fiato, qual era in tempo, che niun Re de’Romani, o Imperado-» re Io molellarono, dopo la celebre reintegrazione dell’ ottimo Re de’ » Romani Ridolfo l’an. 1278. Ciò faremo col recitar qui intero il Di-» ploma de’ Principi dell’ Imperio in conferma di quel di Ridolfo, non » già tronco, quale lo adduce dall’Archivio di Callel S. Angelo il Ri-» naldi Scrittor Guelfo, o Pontificio; ma da un Archivio più che Ghi-» bellino, ove fi conferva colle lettere di effo Ridolfo originale, cioè » dal celebre Monallerio di Chiaravalle d’Aullria volgarmente Zwetl » dell’ Ordine Cillercienfe, confidatoci dalla più volte indicata fingolar »benignità dell’Eminenti/Timo Sig. Card. Paffionei. Effo Diploma Ila » dopo l’Epillola 47. ultima del libro II. ed è tale : » Diploma Principimi Imperli fuper donatione Rudolphi 1. Imp. & conto firma-