Annali ds Italia; lor cafa un sì abominevol moitro, gli fecero intendere, che fe n’andaffe. Raccomandoffi cortui al Conte Fa^io di Donoratico , che il tenne occulto per alquanti meli in un luo Cartello ; ma per paura, che i Fiorentini l’averterò fcoperto , e gliel toglief-iero, fegretamente il ridurte di nuovo a Pifa nell’ Anno feguen-te , e tennelo appiattato in fu a cafa fino al dì quarto d’ Agofto. In fine effendo trafpirato, dove egli era, fi cominciò a trattare di darlo in mano di Papa Giovanni, che fu lietifiìmo di que-a/amÌ regalo, e fece perciò molte grazie a’Pifani. (a) Abiurati i Ecdeflad ' ^'u°i errori in Pifa, e ricevutane l’aifoluzione , fu condotto in Ann. iS3o. una Galea a Mar/ìlia , e di là ad Avignone , con una falva di villanie e maledizioni, dovunque egli paffava . Quivi pubblicamente davanti ai Papa in pubblico Conciftoro rinovò la fua abiura; pofcia porto in carcere , trattato come familiare , ma curtodito qual nemico, da lì a tre anni diede fine a i fuoi giorni . Ed ecco dove andò a terminare la detertabil Tragedia di Lodovico il Bavaro contra della Chiefa Romana. S’ erano già tolte di fotto c/?rGRwknf.^ dominio Pontificio le Città di Parma e Reggio. (¿) Il Carlo. xiHI. dinal Beltrando Legato nel dì 19. di Marzo fece ofte contra que-Rer. Italie. fj;e Città con ottocento cavalli, e più di fedici mila fanti, dando il guaito a tutto il paefe. I Correggiefchi erano con lui. Orlando e Pietro de RoJJi teneano Parma, i Manfredi Reggio. Dovette feguire qualche accordo fra loro ; imperciocché nel dì 17, (0 r^goft° chiamati a Bologna ( c) il iùddetto Orlando, ed Az-Chroni°n‘ 20 de’Manfredi, il Legato , che non manteneva patti, fe non Bononienfe quando gli tornava il conto, perchè non gli vollero dare 1’ in-Tom.eod. terQ ¿0rmnj0 Parma e Reggio, li fece imprigionare. Nel Settembre rinovò la guerra contra di quelle Città , e bruciò i Borghi di Reggio e quante Ville potè. Nel Novembre MarCilio e Pietro de Ro(Jì, irritati contro al Legato per la prigionia d’ erto Orlando, conduiTero il Bavaro a Parma, e da lui ottennero il Vicariato di quella Città. Nel dì 27. d’erto Mefe mife il Bavaro un fuo Vicario in Reggio. Fecero pruova anche i Modenefi dell’infedeltà del Legato ckronìc. (<0j il quale non volendo ftare a’patti precedenti, in occafion ^Rer’Italie ^ e guerre fuddette, nel dì ultimo di Giugno fece afl’ediar Mo-()Moranus dena per quattro giorni. Accordo poi feguì nel dì 4. di Luglio, Criromc. ertendo itati obbligati i Modenefi a ricevere di prefidio cinquan-TomxÌ ta uornini ^ armi del Legato, e di concedergli la quarta parte Rer. Italie, del Dazio delle Porte . (¿) Ma da che il popolo di Modena Teppe >