Anno MCCCXLIX. iyf vani, confiflente in mille cavalli, e gran quantità di fanteria, pafsò fui Veronefe per rendere la pariglia a gli Scaligeri. Per tradimento s’impadronirono del Calvello di Valezzo ; ma fopra-giunto Alberto dalla S cala col fuo sforzo, loro diede addoifo, e li fconfifie. Per un trattato, che era con alcuni Cittadini di Je-fi (a), Malatejìa litigherò , Figliuolo di Ma late (la de Malatejli (a) Chiome, Signore di Rimini, entrò con copia d'armati in quella Città nel dì io. di Gennaio. Allora Mefser Uomo di Santa Maria, Rer. iuiìc. che ne era Signore, colle milizie fue e de gli amici, fece Cronica quanta difefa mai potè, e lungo fu il contrailo dell’armi fra xom^ls. loro ; ma in fine prevalfe il Malatefta, e rimafe padrone della Rer. Italie. Città. Nel dì primo di Settembre (¿) ( Matteo Villani feri-ve (c) nel dì io. d’eflo Mefe ) un fieriflìmo tremuoto fi fece(k) udire per la maggior parte d’Italia, e mafiimamente nella Pu- chron.AiZ* glia, dove le Città dell’Aquila e d’Afcoli, ed altre Terre pa- «»/• To.