zi6 Annali d Italia. Giovanni dalla Tofa e da altri, diedero un dì all’armi, e cacciarono i Priori Nobili. Sdegnata perciò la Nobiltà fi preparava aneli erta a valeriì della forza, e nata perciò un univerfal fol-levazione del popolo , fi venne a battaglia con alcune delle più potenti e ricche Famiglie di Firenze, fpezialmente co’Bardi, e Frefcobaldi, i palagi de’ quali vinti colla forza e faccheggia-ti, furono dal fuoco difirutti. Si quetò ' renze fu ridotta a governo popolare , e no del popolo minuto. Minacciando più che mai la gran Compagnia masnadie-ra del Duca Guarnieri di paiTar dalla Romagna su quel di Bo- (a) Chronic. logna, (a) Taddeo de'Pepo li Signore di quella Città, in vece T°™a"g^e di avventurare una battaglia con gente difperata, e che nulla Rer. halle, avea da perdere , s’appigliò al foggio partito di difenderfi coll’ MmUmu* oro ? e yj; acconfentirono gli Efienii e Scaligeri fuoi Collegati . ¿hrónic.nib' Pafsò dunque nel dì 25. o 26. di Gennaio quella barbarica Ar-Tom.eod. mata pel Contado di Bologna fenza far danno. Nel dì 28. o B^ano ' 29’ venne accamparfi nelle Ville del Modenefe (¿), al Co-ckron. Muti- lombaro , al Montale, a Mugnano , Formigine , Bazovara ; e vi A fermò Per otto giorni, (c) Contuttoché da Modena foffe (J) Chronic. recata a cortoro 1’ occorrente vettovaglia, pure fecero un netto Ejhnfe di tutto il foraggio, vino, e mafferizie de’Contadini, e molti ì°m. iodem- ancora della povera gente fi trovarono impiccati da razza cotanto fpietata. Andarono poi nel dì 4. dì Febbraio su quel di Reggio, e di là fui Mantovano, commettendo dapertutto indicibili danni e violenze. Tornarono dipoi fui Modenefe a Gana-ceto, Soliera, Carpi, Campo Galliano, e ad altre Ville. Tutto era pieno di defolazione . L’ ultimo ripiego per allontanar sì frave tempefta, fu di accordarfi con loro pagando dieci mila iorini d’oro: con che deffero buoni ortaggi d’andarfene con Dio alle cafe loro. Fu data efecuzione all’accordo, e quella mala gente piena d’oro e di fpoglie , parte fe ne tornò in Germania, e parte divifa entrò al i'oldo di varj Principi d’Italia, (d) ^ra *n tempi guerra fra i Marchejì EJienfi, Scali- Chr. Regienf.geri , e Pepoh dall’una parte, e Luchino Visconte, e i Gon^- r°m''halle ^ll altra. dì 21. di Gennaio, avendo Obi^o Marche-Rcr, tu u. ^ {juajcjie trattat:o jn parma f C0Ue fue genti, e con quel- le de’Collegati, alle quali s’unirono Giberto da S. Vitale, Vecchio de’Rolli, Ugolino Lupo, ed altri Parmigiani, fegretamen-te cavalcò alla, volta, di Parma .. Perchè non ebbe effetto il trat- ìn line il rumore, e ri-quel che è più al gover-