44 Annali d’ I t À l i a : quale privatamente vivea nella Villa di Nogaruola, diede incum-benza ad un accorto uomo di andarlo a trovare' per ifpiare i fatti fuoi, promettendogli un palafreno e una velie di vaio, fe egli portava la rifpofta a due queliti da fargli . Andò coftui, e trovò il Visconte in abito dimeifo, che parteggiava ; e dopo varj difcor-iì, quando fu per andarfene, il prego di fargli guadagnare un palafreno e una velie col rifpondere a due lue interrogazioni. La prima: Come gli parca di jlare, e qual vita era la Jun : La feconda : quando egli Ji credea di poter tornare a Milano. Molto ben s’avvide l’accorto Matteo, onde procedevano quelle diman-de, e che erano fatte per ifchernire il fuo povero llato . Adunque rilpofe alla prima: Egli, mi par di Jìar bene, perchè so vivere fecondo il tempo. Alla feconda: Dirai al tuo Signore Gui-dotto, che quando i fuoi peccati foperchieranno i miei , allora io tornerò a Milano. Portate quelle rilpofte a Guido, le lodò come d’uomo favio., e regali quel meiTo. In quell’Anno appunto cominciò a declinar la fortuna del Tornano. Nel principio di Maggio lì alzò a poco a poco una neb-Pi ^hr°t\n * k*a di vicina follevazione in Piacenza ( a ), veggendofi il Vefeo-Tom.nXVI. vo Leone da Fontana colla fazion Guelfa macchinar delle novità Rer. haitc. contra de i Landi, Fulgoli, ed altri di parte Ghibellina. Mandò Cd°i'Milano’ ken Guido dalla Torre un corpo di gente da Milano per vegliare alla quiete di quella Città ; ma nel dì cinque di elio Mefe Alberto Scotto j avendo con belle parole addormentato lo fciocco Podeilà, nella notte raunata tutta la fua fazione, e impadroni-tofi della Piazza, diede addoifo a gli avverfarj fprovveduti, e li fece fuggir fuori di Città. Racconta il Corio, cne tolta in que-ila forma la iìgnoria di Piacenza al Torriano,, Alberto Scotto ne fu egli proclamato di nuovo Signore. La Cronica di Piacenza ha, che la Signoria-fu data allora al Vefcovo Fontana fuddettO ; ma fi contradice poi all’Anno feguente, dove confeffa, che lo Scotto era llato Signor di Piacenza un Anno e quattro Meli. An- (b) Chronìc. che dalla Cronica Eftenfe apparifee , ( b ) che eifo Scotto tornò Tom^xr *n %noria> e ^ece Lega co i Parmigiani, Mantovani, Verone-ReT Italie. ' fi ? Reggiani, Modenefi, e Brefciani, tutti di parte Ghibellina. Inimicatofi per querto contra de’Piacentini Guido dalla Torre, con tutto lo sforzo de’fuoi Milanefi, de’Pavefi, Novarelì, Ver-cellelì, e fuorùfeìti Piacentini, venne fui principio di Giugno, e di nuovo nel Settembre a i danni del diilretto di Piacenza, con prendere alcune Cartella, dare il guafto fino alle porte di