Anno MCCCXXXYI. 197 Borolenta, ma fenza fuccedere alcun riguardevole fatto. Parve nondimeno più favorevole la fortuna a gli Scaligeri , che tollero Pont re moli a i Rolli, e diedero qualche percolTa a i Veneziani. Per la gran copia di gente, che era in Padova, e tnaffi-mamente di Tedefchi, i quali faceano rubamenri e infolenze a furia, fu quella Città in gravi affanni e pericoli. Intanto l’e-lèrcito Veneto prefe le Saline di Maflino , e disfece la Torre o Baflia quivi fabbricata . Si credette imminente un gran fatto d’ armi, e nulla poi fuccedè . Anno di Cristo mcccxxxvii. Indizione v. di Benedetto XII. Papa 4. Imperio vacante. TArdi conofcendo Maflino dalla Scala d’eiTerii per l’ingordigia ed orgoglio fuo condotto ad un mal paffo col nimicarli la potente Signoria di Venezia, e il Comune di Firenze, implorò l’aiuto de’vecchi fuoi Confederati, (a) Ob'17^0 Mar- ^¿ìe^tonic" chefe d’ Elle , unitofi con Guido da Gonzaga , Giovanni de Pepo- Tom. XV. li, Manfredi de' Pii, ed altri Ambafciatori , nel Mefe di Gen- Rer- Pellaio fi portò a Venezia per trattar di pace. Trovò que’Senatori troppo rifoluti alla guerra, fe Maflìno non rilalciava Padova, Trivigi, Parma, e Lucca (¿). Anzi eglino con tante raffio-ni eccitarono il Marchefe a far Lega con loro, ch’egli non tep-Tom. xii. pe efentarfene . Un gran Parlamento ancora il tenne nel Mefe Rer• Ilalic• d’Aprile in Cremona, dove intervennero Maflino, A^o Visconte, il Marchefe Obi^o , Guido da Gonzaga, ed altri Signori di Lombardia. Voile Maflino muoverli a preflargli fòccotfo in quella fua urgenza. Non fi trovò chi voleife muovere un dito per lui, perchè erano tutti disguflati della di lui poca fede efmo-derata ambizione. Per lo contrario da lì a qualche tempo fi collegarono tutti contra di lui. Intanto venti bandiere di Tedefchi, che erano al foldo di Maflino, paffarono nel campo Veneto. Ribellarono ancora a gli Scaligeri Cittadella, Afolo, Conigliano , ed altre Terre del Padovano e Trivifano . Nel Giugno fi ratinarono in Mantova le genti di A zzo Visconte, de gli Eflenfì, e de’ Gonzaghi , e con effo loro venne ad accoppiarli 1’ efercito de’ Veneziani e Fiorentini, condotto da Marfilio Rollo , efTendo ri-maflo in Bovolenta Pietro fuo fratello con mille e cinquecento Tomo Vili, N 3 cavai-