X VITA DI j, & M. Luigi Contar ini (a), ambi d‘ una fteffa famiglia } & di ftretta amì-,, cizia infieme congiunti ; il primo certa naturale dolcezza , & affabilità 3, rendeva a tutti caro : al fecondo acquiftava molto dì gratia , oltra la „ propria virtù & integrità de’coftumi, la recente memoria di quel gran ,, Cardinale Gafparo Contarmi, di cui era egli nipote, ec.„ A tutti que-iti effo aggiunge Francefco Molino , che in quell’adunanza facevaiì molto valere, sì per la prontezza e vivacità del fuo ingegno , sì per la ftretta parentela col Dandolo , al quale era , per certa libertà che feco aveva , cariffimo. V’intervenne altresì Meffer Francefco Foglietta, gentiluomo Ge-novefe , che come nomo dotto e faceto , era ftimato ed amato da tutti. E per ultimo eravi Meffer Antonio Milledonne, fegretario della Repubblica in quell’ambafciata al Concilio, di cui ftefe anche in carta la ftoria, che manufcritta và per le mani di molti ; il quale ( b ) era in molta grazia appreffo l’Ambafciadore da Ponte. XII. Dopo il fuo ritorno a Venezia , ninna cofa potè per molti anni allontanarlo e rimuoverlo da’ben cominciati fuoi ftudj : e acciocché una deboi paifione , da cui però d’ordinario gli animi anche più forti fi la-fciano fottomettere , e i cui violenti effetti egli fteffo avea con fua vergogna e perdita fperimentati , non aveffe vigore di mettergli in tumulto gli affetti, in pericolo la ragione , e in diffrazione la mente ; folleci- 1565 tato °*tre a dalle perfuafioni degli amici, e da i riguardi particolari della famiglia, venne in deliberazione di prender moglie : con che veniva a molto fgravarfi del pefo degli affari domeftici , ad una perfona di lettere incomodo fempre e gravofo . Fra gli onefti e vantaggiofi partiti , che gli fi prefentarono avanti, molte e forti confiderazioni lo fecero determinare (c) alla fcelta di MARIA MOROSINI , figliuola di Francefco , che fu di 'Taddeo : cafa fenatoria e illuftre , che fino dalla prima infanzia della Repubblica fiorì d’uomini in pace e in guerra, per dignità e per virtù preftantiffimi. Tutte in quefta dama erano raccolte le doti interne ed efterne, per le quali il minor feffo è più in pregio : e di lei in corfo d' anni ebbe quattro figliuoli, che niente dalla paterna gloria degenerarono : GIOVANNI; MARCO, che fu Conigliere ; LORENZO, Cavaliere, che morì Ambafciatore in Savoja ; e FRANCESCO , nel cui unico figliuolo PAOLO quefta linea a’noftri giorni s’eftinfe.. XIII. Niccolò Graffo , il giovane , giurifconfulto e letterato Veneziano di gran fama e valore, faccendo l’elogio di lui {d)y francamente afferifce> che PAOLO con 1’ accademia aperta in fua cafa fi conciliò di sì fatta guifa l’univerfale approvazione , che , toftochè dall’ età , giufta le coftituzioni della Repubblica, gli fu permeilo, venne eletto, con fommo applaufo del __Se- (a) M. Luigi Concarini) Quefti fu Cavaliere , ed Iftorieo pubblico di cui ho parlato nella Prefazione alla Storia del Sabellico. (b) Perfex,. della vita polit Uh. III. pag. 207. (c) Memor. e Albero di cafa Parata. fd) p*iJ vere PAULI PARU1AE , aeque 1iterati viri , ac prudentijfimì civìs beato» martes glc rt o\a-recor dat ione non profequatur ? Is cum prima adolefcentia etregiam patritiorum juvenum academiam ad ilhpem aemulationem demi fuae injìituijfet , tantum ftbi peperit exi-fiimationis , ut cum primum per aetatem licititi Ordinum , quem die un t, Sapiens , non fine infinti Senatus univerfi plaufu crearsiur. Quamquam autem concitatae expelìationi cumulatijf!-me fatisfecit, é* nibilomìnus in petendis poftea magifìratibus ita repuf am tulit , ut ad XL. uf-queaetatis annttm, maximo vel ipjìus fortunas rubore , privatus , fibique potius ipff, quam Rei-publicae vivtrtt. Nic. Crai*. I. c.