VINETIANA LIB.III. 277 na cofa rimafe conchiufa , perche il defiderio commune 1516 era d’aflicurarfi meglio della ricuperatione di Verona, il che fperavafi che doveife venire meglio fatto con T armi, che con Vaccordo. Però non fi ceifava di tenere del continuo follecitato Lotrecco , & eifortarlo a non volere affettare di ricevere da nemici quelle cofe, che egli poteva torre loro con la for%a : perche la ficura pace non altrimenti appettava fi, che con T armi: fe fojje da Cesare veramente defiderata l amicìtìa de’ Francefi, per la perdita di Verona non folo doverfi mutare quefìo Tuo penjìero, an-%i effer lui per procurarla con maggiore Jiudio, & per riceverla con conditioni ancora per loro più avantaggiofe.. Volfe appreifo il Senato che di quefti rifpetti , che tenevano la fua rifoiutlone fofpefa, ne foffe il Rè di Francia avifato, pregandolo, che egli alle cofe communi volere provedere in quel modo , che fi conveniva alla prudenza di lui, all ottima fua volontà verfo la Republica j & confiderà^ di non far cofa, che veniffe ad apportare maggiore difficoltà quanto a fe, quando così il negotio rie hieda, ejfere per rimettere in lui volentieri tutte le cofe fue j prometterli certamente la ficurtà , & la dignità della T$epu-blica dovergli effere grandemente a cuore . Fratanto ridotto il Convento, erano le cofe da’ France- i>, iì , & da’Tedefchi trattate con molte contefe , le quali ^ paifarono così innanzi , che gli Ambafciatori di Cifare Jcbi nei-Con-furono per dipartirfi di Brufcelles , lafciando la cofa im- Z’ìmatfZi perfetta. Fu creduto, quefti difturbi eifer in gran parte na- csajf^ ti per opera del Cardinale Sedunenfe ; percioche quello j«. huomo , che fi penfava co l turbare la quiete poter acqui-ftarne molta gloria , trovata opportuna occafione di concitare gli Svizzeri, fi faticò con molti fuoi ragionamenti di gittare fottofopra quelle cofe , che erano prima tra loro & il Rè di Francia rimafe conchiufe. Andò egli ancora a ritrovare Henrico Rè d’Inghilterra , & con ogni fuo potere cercò d’infiammare maggiormente Y animo di quel Rè, che già prima ardeva d’invidia, & d’odio verfo il Rè di Francia . Havevaiì il Sedunenfe propofto di per-