Anno MCCCXXVIII. Già’di l'opra accennammo, che Cane dalla Scala, tuttoché Ghibellino , andò poco d’ accordo co i Visconti. Era anche dis-guftato di Paffermo de' Bonacoffì Signor di Mantova. Perciò diede mano e braccio ad una congiura formata contra di lui (a) (a)Manne# da i Figliuoli di Luigi da Gonzaga, cioè Guido, Filippino, e chnnlc'l<> Feltrino, Nobili antichi di Mantova, che fi truovano regiftrati Muùnenf. tra’ Vaflalli della Conteffa Matilda. Ebbero effi dallo Scaligero, T^m-e da Guglielmo di Caflelbarco, ottocento fanti , e trecento ca- er' a 1 ' valli, co’quali inafpettatamente entrati in Mantova la mattina del eli 16. d’Agofto, correndo quivi la fella di S. Leonardo, s’ impadronirono della Piazza. Il Platina fcrive (è) ciò Succeduto piat\na nel di 17. di Luglio. Accorfo Pailèrino vi reftò trucidato, (c) hìji. Man-Furono prefi Francefco e l’Abbate di Santo Andrea, fuoi Fi-'^ L*o’ gliuoli, e Guido e Pinamonte Figliuoli di Botirone già fuo Fra - Rer. hahc. tello, e confegnati a Niccolò Pico e a gli altri Nobili della Mi- (c) Mora'‘’ randola, i quali li conduflero al Cartello del Cartellare della ¡¡"Ip Mu' Diocefi di Modena, e in vendetta della morte di Francefco lor Tom. u. padre, quivi nelle prigioni barbaricamente li lafciarono morir Rl£jg“\te‘ di fame. In tal congiuntura fi sfogò lo fdegno de’congiurati an- Eflenfi che contro molti de’parziali e foldati di Pafferino, che non po- Tom.if. terono fuggite , e maffimamente contra de’fuoi crudeli Ufiziali. Rer‘ tal,‘ Ineftimabili ruberie furono fatte in quella rivoluzion di Stato 5 e la maggior parte del bottino toccata a Cane dalla Scala fu creduta da alcuni àfeendere alla fomma di cento mila Fiorini d’oro. Quello miferabil fine ebbe Paflerino, che pel fuo afpro governo di tant’anni fi guadagnò da’ Mantovani e Modenefi il titolo di Tiranno. Venne apprertb dal popolo di Mantova proclamato lor Signore di nome Luigi da Gonzaga , ma l’efercizio del dominio reftò ne’ fuoi valorofi Figliuoli, i quali co i lor difendenti renderono poi gloriofa in Italia la Famiglia Gonzaga, e continuarono la lignoria in Mantova fino al principio del prefen-te Secolo Decimo ottavo di Crifto, in cui io ferivo . In quell’ Anno ancora Carlo Duca di Calabria , unico Figliuolo di Roberto Re di Napoli, (d) infermatoli giunfe al fine di fua vita nel dì 9. ov- Giovani vero 10. di Novembre, con dolore inefplicabile del Padre, e di m muni , que’ popoli, perchè era buon Principe, amatore della giuftizia, lib-,0'c''°9 pio, ed amorevole verfo tutti. Non lafciò dopo di sé alcun maf-chio, ma bensì due femmine, Giovanna già m.ta, e Maria, che nacque dopo la morte del Padre da Maria di Valais, Sorella di Filippo di Valois, il quale in quell’ Anno venuta meno la figliuo-