Anno MCCCXL. 113 cui intervennero Macino dalla Scala, Obiffo Marchefe d’Erte e Matteo Visconte. Il motivo di tal fefta fu, che il vecchio Luigi da Gonzaga Signor di Mantova e Reggio fece promuovere ali’ Ordine della Cavalleria i tre fuoi Figliuoli Guido , Filippino , e Feltrino , ed altri Nobili , e feguirono in tal congiuntura alcuni maritaggi di que’ Principi , fra’ quali Ugolino figliuolo di Guido fposò una forella di Martino. Nel Settembre effendofì follevato il popolo di Fermo contra di Mercenario Tiranno di quella Città , ed avendolo uccifo, tornò all’ubbidienza della Chiefa Romana con altri Luoghi della Marca d’ Ancona. Anno di Cristo mcccxli. Indizione ix. di Benedetto XII. Papa 8. Imperio vacante. NOn s’erafinquì ben riconciliata colla fanta Sede la Cala de’Visconti, e la Città di Milano. (a) Luchino Si-(a)Raynau-gnor d’effa e d’ altre Città , e Giovanni fuo Fratello , tuttavia Vefcovo e Signor di Novara , tanto fecero , che in quert’ Anno num. 29. ebbero buona pace da Papa Benedetto XIL con promettere di pa- , Guaivan. 1 M -p-l . . n r" l < i • /> Fiamma de gargli cinquanta mila fiorini doro. Confermo loro in quetta Gejt. Aion. occasione il Papa il Vicariato di Milano e dell’ altre Città da lo- Tom. <2. ro poffedute , finché folle vacante /’ Imperio , e gli obbligò ad Rer' Icalic’ alcune penitenze; ma fenza apparire, qual Cenfo annuo foffe loro importo. Che anche i Gon^aghi per Mantova e Reggio, e i Marcheji EJlenfi per Modena, prendeflero nella forma luddet- ta il Vicariato dal Papa, abbiamo chi lo fcrive ( b) . Signore?- ^ ¿pp^J* n _ »/ , , „ P . p “d Ptolom, gì a vano tuttavia in Parma Alberto e Mafiino dalla Scala (c ) , Luccr.j. lidandofi fpezialmente di Guido , Azzo , Giovanni , e Simone daW tuJ• Correggio, loro Zìi dal lato della Madre, e che nelle loro dis-rfm.xil. grazie erano fempre Itati foftenuti. e beneficati da gli Scaligeri. Rer- Italie. Ma in quelli barbari tempi la fede era cofa rara, e la voglia di dominare andava fopra a tutti i riguardi della focietà civile. Unironfi legatamente eifi Correggelthi co i Gonzaghi Signori di Mantova e di Reggio, da noi poco fa veduti sì amici e parenti di quei dalla Scala ; ebbero anche intelligenza o lega col Re Roberto , con Luchino Visconte Signor di Milano , e con Ubertino da Carrara Signor di Padova; coll’aiuto de’quali congiurarono di torre Parma ad erti Scaligeri. Era in Parma Podeftà e Ca-Tomo Vili. O 3 pita-