15"2. Annali r>’ Italia.’ dalla Colonna, che da li a non molto mancò di vita, Jacopo Savello, e gli altri Ghibellini, Venuto il Bavaro a Todi, dalla qual Città cavo quattordici mila Fiorini, penfava di pattare a dirittura ad Arezzo, iiligato da i Ghibellini di marciare addotto a Firenze, quando gli giunfe nuova, che Don Pietro Figliuolo di Federigo Re di Sicilia con- una potente flotta andava in traccia di lui, e defiderava di l’eco abboccarli a Corneto. Andò colà, e dopo molti contraili e rimproveri, per efler egli tardato tanto a venire , fi trattò di nuovo di far guerra al Re Roberto. Ma troppo era in collera Lodovico, perchè Callruccio gli avea tolta Pifa, e però volle prima portarli colà. Nel viaggio colla fua gente e co’ Siciliani prefe Groffetto, e giuntagli colà la nuova della morte di Callruccio, affrettò i patti, e nel dì 21. di Settembre arrivò a Pifa, ricevuto con fomma allegrezza da quel Popolo. Se ne fuggirono a Lucca i Figliuoli di Callruccio, conofcendo d’ effere troppo in odio a i Pifani. U Armata Siciliana in tornando a cafa, affaìita da una fiera tempella, colla perdita di quindici Galee e con altri danni , arrivò molto fconciata e fcemata in Sicilia. Andò pofcia il Bavaro a Lucca ad illanza di que’ Cittadini, e tolfe la iìgnoria di quella Città a i fuddetti Figliuoli di Caftruc-cio con giubilo di .quel popolo. Ma finì pretto la lor fella, perchè il Bavaro impofe loro una colta di cento cinquanta mila Fiorini d’oro, lloccata, che arrivò loro al cuore. Parimente per danari riconfermò il dominio di quella Città a gli fletti Figliuoli di Callruccio. Anche 1’ allegrezza de’ Pifani li convertì ben tollo in lutto, avendo etti dovuto pagare altri cento mila Fiorini d’ oro. Quelli erano i benefizj, co’ quali Lodovico il Bavaro li rendeva amabile a i Popoli d’Italia. Pure coti tutti quelli fieri falattì alle borfe altrui, non correano le paghe a i fuoi foldati; e per tale motivo, fatta congiura, ottocento de’fuoi migliori cavalieri Te-defchi nel dì 29. d’ Ottobre difertarono da Pifa , e corfero a Lucca per impadronirfene, ma trovate le porte chiufe per avvifo precorfo della lor venuta , diedero il facco a i Borghi di quella Città, e poi ridottili fui Ceruglio nella montagna di Vivinaia, quivi li fortificarono con vivere da lì innanzi di rapine e di tributi di tutti i contorni. E perciocché il Bavaro non avendo attenuta la prometta di pagar loro feffanta mila Fiorini, inviò ad etti Marco Visconte per trattar di concordia, il ritennero prigione : dal che poi nacquero altre novità, che andremo vedendo. Già’