Anno MCCCLXXXVIII. 4,9 Pavia, e feco entrò in Lega per le imprefe , che quell’ attuto Principe andava tutto dì macchinando . Quanto più Francefco da Carrara Signor di Padova ruminava il grande inganno fattogli dal fuddetto Gian-Galeazzo , oc-cupatore di Vicenza contro i patti della Lega, tanto meno poteva egli aftenerfi dal chiamarlo Spergiuro e traditore. E per tale il pubblicò anche nelle Lettere fcritte a tutti i Principi. Durerà fatica il Lettore a credere ciò, che i Catari ( a ) lafciarono fcrit- ( 0 Catari to , cioè che lo fteffo Visconte il fece configliare di lagnarfi di lui, ^¿0fal per aver campo di vincere nel fuo Configlio , che foile confegna- TonTjò'll. ta Vicenza al Carrarefe. Più verifimile ' fembra, che il diipetto R‘r- halu-naturalmente faceffe prorompere Francefco da Carrara in invettive contra di chi 1’ avea burlato col mancare sì patentemente all’ obbligo e a i patti . Ma ciò fece un bei giuoco al Conte di Virtù, perchè gli fervi di pretefto per intraprendere una nuova guerra contro alla Cafa di Carrara. Per effettuar quefto difegno ed impedire, che alcuno non imprendeffe la difefa del Carrarefe , trattò e conchiufe Lega nel dì 19. di Maggio colla Re-pubblica di Venezia (¿), promettendotela Signoria di Ceneda, di Tri-(b) Carefm vigi , e d’altri luoghi J con Alberto Marchefe di Ferrara , accor- CfTfflc' XII dandogli la reftituzione d’Efte, e d’altre Terre, anticamente italici fpettanti alla Cafa Ettenfe ; con Francefco Gon^a^a Signore di Mantova, e colla Comunità di Udine. Mai non fi avvisò Francefco da Carrara, benché uomo di fomma avvedutezza , che i faggi Veneziani potefTero condifcendere alla maggior’ efaltazione dei Cont« di Virtù, e ad avere per confinante un sì potente Signore, che già iacea paura a tutti. Ma s’ingannò, e non mancavano a lui peccati da farne penitenza anche in quefta vita. Pertanto ritrovandoli egli attorniato da tanti nemici, e malveduto ancora da’Padovani, che mal fofferivano le tante nuove gravezze loro impofte, prefe per neceflìtà la rifoluzione a lui fuggerita di rinunziar Padova a Francefco Novello fuo Figliuolo, e di ritirar fi a Trivigi, dove fperava più amore e fedeltà in quel popolo , tanto da lui beneficato. Nel di 29. di Giugno feguì la rinunzia , e nel dì feguente la partenza di Francefco il vecchio alla volta di eiTo Trivigi. Fatt i poi la disfida dal Conte di Virtù, cominciò il fuo poffente efercito guidato da Giacomo del V&rme ad inondare il territorio' di Padova. Altrettanto fecero dal canto loro i Veneziani. E quantunque Franceico Novello da Carrara animofamente colle fue troppo difuguali forze fi opponeife, pu- D d 2 * * re