Anno MCCCXXX1V. l’Italia ( per tacere de gli altri paeii. ) di che lagnarli di quello Pontefice. Per lo fpazio di mille e trecento anni il Clero e popolo delle Città, o pure il folo Clero, avea eletto , ed eleggeva i facri Pallori. Quanto operaffe S. Gregorio VII. Papa nel Secolo Undecimo , per reftituire ai medeiimi quefto diritto, l’ab-biam già veduto. Lo tolfe loro Papa Giovanni XXII. con rifervare a sé tali elezioni fotto pretefto di levar iimonie : laddove tanti altri Pontefici, e Pontefici fanti, contenti di deteftare e proibir quel vizio, non aveano nel refto voluto pregiudicare all’ antichiflìma difciplina della Chiefa. In oltre fu egli il primo ad inventar 1» Annate, che tuttavia durano, e fecero allora gridar molto le ignoranti, ma più le dotte perfone. Parve ancora, che ecce-deffe nel ridurre in Comende tanti Monifteri e Chiefe. In fom-ma tra per quelli ed altri mezzi traffe e ragunò infinito teforo ; ed oltre alle tante fomme da lui fpefe in guerre, per atteftato del fuddetto Villani, fi trovarono nel fuo erario diciotto milioni di Fiorini d'oro, in contanti, e fette altri milioni in tanti vali e gioielli: di modo che effo Villani ebbe a dire: Ma noti fi ricordava il buon Uomo del Vangelo di Criflo , dicendo a Juoi Difcepo- li : ìlvoflro teforo fia in Cielo , e non tefauriffate in Terra. Ma il detto teforo diceva egli di raunarlo per l’imprefa di Terra fanta, che Filippo Re di Francia fingeva di voler fare , per divorar intanto le Decime del Clero . Se a lui giovaffe sì fatta fcufa nel tribunale di Dio , a me non tocca di dirlo. Ratinatili poi i Cardinali vennero nel dì 20. di Dicembre all’ elezione d’un nuovo Pontefice, (a) e quelli fu il Cardinale Jacopo (a)Anonym. Fumier, o ila del Forno, da Saverduno Dioceli di Pamiers , Va. Benefiche dianzi era ftato Monaco Ciftercienfe, perfonaggio affai dotto Spfij nella Teologia, d’incorrotti coftumi, di fante intenzioni. Pre- Rer. Italie. ’ fe il nome di Benedetto XII. nè tardò a rivocar le tante Comende di Vefcovati e Badie, fatte da’lùoi Predeceffori, lalvo a i Cardinali ; e li applicò con zelo a riformar gli abufi introdotti, a rimettere in buono ftato il MonachiSmo, e a provveder di degni Pallori le Chiefe. In quell’Anno ancora, allorché il Legato fi trovava confinato in Cartello da i rubellati 'Bologneiì, ( b ) Ricciardo de Manfredi s’impadronì delle Città e fortezze di (b) Ckromc. Faenza ed Imola, e ne fu proclamato Signore fenza ingiuria od rf™' xir. offeià di que’ Cittadini. Anche i Malatefìi nel dì 21. di Marzo Rtr. Italie. tolfero al Marchefe d’Ancona la Città di Foffombrone. In quell’ Anno ( c ) Frate Venturino da Bergamo dell’Ordine de’ Predi- cato- -