VINETIANA LIB. II. 145- vano feguito, 1’accoftarfi alle mura, venuto con loro alle 15 14 mani, nel primo aiTalto convenne ritirarli, effendo rotte, & confufe le fue fchiere in modo , che ne rimafero morti molti , & altri ne furono fatti prigioni, & egli prendendo per tempo la fuga , a gran fatica potè falvarfi . Ma Renzo non contento di quelli profperi fucceffi , havevafi pollo in animo di fpegnere a fatto i nemici già in più luoghi rotti & diifipati, & fare ogni sforzo per liberare del tutto la città dall’attedio ; nella quale erano hormai le cofe a tale Grettezza ridotte, effendo per la lunga guerra confumate le facoltà de’ cittadini , & combattuta la città da molti, & gravi incommodi, e principalmente dal mancamento delle biade , che tale neceifità attringeva a dovere fpeiio arrifchiariì, & far prova dell’ armi, & della fortuna * Dopò la fuga allo Ombriano , il Savello con quelli , eh5 erano ufeiti falvi della ' battaglia , ritiroifi in quella parte , nella quale , come habbiamo dimoilrato, era Profpero Colonna con le genti del Duca di Milano , & havevano fatto due campi , circa un miglio e mezzo Tuno dall’altro dittanti. Quefta cofa , efl'endo pervenuta a notitia di Renzo, pensò eifergli data occafione %n^cf0^ di dover fchernire i difegni de' nemici , aflalendogli con cofto da tutte le fue forze , mentre etti fi ftavano divifi ; però il cltnZ. giorno precedente alla notte, nella quale havevanfi ad af-falire i nemici, cominciò a tenergli travagliati in quella parte, ove comandava il Savello, accioche i foldati fianchi per le fatiche del giorno foifero prefi da più lungo fonno r ma come prima fopravenne la notte , mandò i cavalli leggieri all’ altro campo, nel quale era il Colonna , per dargli occafione di tener fi dentro del fuo alloggiamento. Egli con mille fanti, & cori tutti gli huomi-ni d’ arme, che fi erano ritrovati nella città , facendo il viaggio per luoghi paludofi , & per vie occulte, effendo già buona pezza della notte pattata , affali d’altra parte improvifamente i foldati, eh’ erano difpotti nelle guardie dell’ alloggiamento, e prima che apena i nemici fe ne fof-fero accorti, poie fuoco nelle monitioni. I fanti Italia- K 4 ni Atfak alt’ improvìf’ di notte uni parte dii campo nimico.