Anno MCCCLII. 169 cantarono il trionfo. Si ritirarono i Veneziani, perche più malconci de gli altri, e fi accinfero a riparare il danno, per tentare miglior fortuna in un altro combattimento. I Genovefi all’ incontro, per vendicarli del Cantacuzeno, chiamati in loro aiuto i Turchi, che v’entrarono con feflanta Legni armati , e ricevute da Genova dieci altre Galee , fi mifero ad attediar Co-ftantinopoli, e riduflero a tale quella Città, che nel dì 6. di Maggio obbligarono l’Imperador Greco a dimandar la Pace, che fu Stabilita con molto loro vantaggio pel commercio, e coll’ ei-pulfione de’Veneziani e Catalani da Coftantinopoli, ma con vergogna del nome Criftiano . Seguì nell’ Anno prefente in Napoli la Coronazione del/?« Luigi, e della Regina Giovanna perniano di un Legato Apoftolico, correndo la fella della Pentecorte nel dì 27. di Maggio. Con gran folennità fu efeguita quella funzione, (a) effendovi intervenuti quafi tutti i Baroni e Vaf- (a) Raynau-falli del Regno, a’quali fu conceduto un generale indulto di tutte le paliate ribellioni: con che tornò a fiorir la pace in quel- Matteo le contrade. Ma il Papa permife al Re Luigi la Corona a con- Vllucnig dizione , che fe mai premoriffe a lui la Regina Giovanna fenza ‘ -3’ c’ Figliuoli, il Regno perveniffe a Maria di lei Sorella, e Luigi dimetteffe il Titolo di Re , con riaffumere quello di Principe di Taranto. Per cacciar pofcia dal Regno Corrado Lupo, il quale con grotto corpo di Tedefchi s’era afforzato a Nocera de Pagani, altro mezzo non ebbe il Re Luigi, che di adoperar 1’ effi cace ricetta dell’oro, ottenendo da lui quanto volle, collo sbor-fo di trentacinque mila Fiorini. Fece anche ritornare alla fua ubbidienza la Città dell’ Aquila . Ma perchè era rimaffo nel Regno Fra Mortale, che con gli Ungheri teneva tuttavia il Cartel- lo , o fia la Città d’Averfa, mandò il Re Luigi per Malatejìu da Rimini con dargli il titolo di Vicario del Regno. Andò colà Malatefta con quattrocento cavalieri, e continuò a perfeguitare i ladroni, a tener nette e ficure le ftrade, e a far pagare le colte. Finalmente fi voltò contra di Fra Moriale, ed attediò Aver-fa, tenendola talmente ftretta per tutto il Dicembre, che il co-ftrinfe a renderla, e infieme tutto il teforo da lui adunato con tante ruberie , fuorché mille Fiorini d’ oro, che il Re per fua bontà gli permife d’afportare . Furono guerre nell’ Anno prefente in Tofcana. Quivi fuf-fiftevano tuttavia fparfe qua e là molte foldatefche di Giovanni .Lg _ Visconte, (b) Francefco Caftracani de gl’Interminelli, dopo aver/.3.c°ap. 3] te- \