Anno MCCCLXIX. 3 39 Bernabò Visconte , che Tempre andava in traccia di nuove brighe, fi fece avanti, allegando d’effere flato creato Vicario di San Miniato dall’lmperadore, e chele non dismettevano quella danza, vi farebbe entrato anch’ egli colle fue armi. Non le ne mifero penfiero i Fiorentini. Bernabò condotta al fuo foldo la Compagnia de’gl’Inglefi di Gióranni Aucud , di cui s’era fervito per dare foccorlo a’Perugini contro le genti del Papa, (a)lafpinfe in (a) ìldem Tofcana per far levar quell’attedio. Generale de’Fiorentini era Annillcs-allora Giovanni M.alatacca Reggiano, per atteftato della Cronica Eflenfe ( b) , non fuffiftendo , come fcrive 1’ Ammirati ( c ) , eh’ (!,) Chronic. egli avette finita la fua condotta , e in fuo luogo fotte fubentrato ^ m'xy Bartolino de Lofco, olia de Bofco . 11 Malatacca, ficcome per- p™ hali'Cm fon aggio pratico del fuo mettiere, nonvolea, battaglia, tenendoli (c) Ammt-attai ficuro nelle fue battie o trincee ; ma i baldanzofi Ufiziali di Firenze col comando e con pungenti parole il coflrinfero al com- /¿¿. ,3. battimento a Ponteadera. Fu disfatto il fuo efercito nel dì 8. di Dicembre dall’ Aucud , ed etto Malatacca fatto prigione . Non cefsò per quello 1’ attedio, perchè vi Tettavano le battie, e colà i Fiorentini mandarono nuova gente. L’Aucud dopo la vittoria diede il guafto al diftretto di Firenze fino alle Porte . Erasi ribellata a i Veneziani la Città diTriefte. ( d ) Quell’ (>0 Care/m. Anno valorofamente la ripigliarono. Di nuovo ancora fi risve- Cjrom Vxii. gliò la guerra fra Galea^o Visconte, e Giovanni Marchese di R^. balie. Monferrato, (e) Dopo la morte di Lionello, o ìfìa Lionetto, Fi- {t) Petrus gliuolo del Re d’Inghilterra , e Genero di Galeazzo, la Città d Alba, ed affai altre Cartella in Piemonte, date in dote alla Fi-Rer. lidie.' gliuola, rimafero in potere di Odoardo il Difpenfiere , che co i l'uoi Inglefi le tenne forte fenza volerle rertituire, ed anche per tradimento disfece un efercito inviato contra di lui. Ma gli mancava la pecunia. Il Marchefe di Monferrato corfe al mercato , e collo sborfo di ventifei mila Fiorini d’ oro ottenne in pegno dal Difpenfiere quello Stato , come apparifee dallo Strumento ltipulato nel dì 27. d’Ottobre, e rapportato da Benvenuto da S. Giorgio (/). (f) i»«; Per quella cagione da Galeazzo fu intimata la guerra al Marche- GJ°lrs' fe> e le fue milizie pattarono a dare il guafto al Monferrato. Vi- ih»finito cendevolmente il Marchefe, che avea prefo a5fuoi flipéndj il Dif- To- XX1IL penfiere , e gl’ Inglefi, entrò nel Novarefe con faccheggiar il pae- Ker' Ùahc' le, e bruciar le Terre di Biandrate e Garlafco. La Città di Sar-zana in quell’ Anno fpontaneamente fi diede a Bernabò Visconte , fé) Cor!i’ ed egli tentò anche 1’ acquifto di Lucca, che non gli venne fatto. (?) ai M' Y 2 Nac-'