XXIV » che già poffedeva la Sardegna, cacciatine i Genovefi invafori, leg-» gefi preiTo lo iteffo Autore ( 1319. nu. 86. ) il giuramento di fede in » quefti termini molto chiari : Ego Alphonfus Dei, & Apoflolicce Sedis »grafia Rex Sardinice, & Corficce plenum Vaffallagium, fdehtatem , <5* » ligium homagium jaciens, & juramentum prcejlans prò diclo Regno Sarti d ini ce, & Corficce ab hac hora in antea fidelis 6* obediens ero B. Petro, » Donino nojlro Joanrìi Divina providentia Papce XXII. fuisque Jucceffo-» ribus canonice intraniibus, fancheque Apoflolicce R. E. &c. Vedafi preifo il » medefimo Rinaldi ( an. 136Ò. n. 11. & feq. ) provato co’documenti il » fatto di Pietro Re d’Aragona, che corfe rifchio di perdere i due Regni, » fe non riparava a tempo con riconofcerne la Sovranità della S. Sede. »Come ancora ( 1360. nu. 11. ) ^ giuramento dovuto da’Genovefi » alla S. Sede per la metà della Corfica da loro occupata al medefimo » Re Pietro. Ci conviene fofpender la penna nel meglio. Profeguiremo *> con più agio nell’altro Articolo le vicende di Ferrara, e d’ altre Cit-» tà dello fiato Ecclefiaftico, contentandoci di chiuder quefto con op-» porre all’efagerazione dell 'aggravato Clero del Sig. Muratori poche pa-y> role di Giovanni Mariana Scrittor difappaffionato, ferio, e fevero al-» le occafioni. Dice egli parlando della conceffione delle decime fatta » da Giovanni XXII. al Re di Francia ( lib. ii>. cap. 10. ) che fu fat-» ta veramente; hac tamen concepitone, exceptioneque verborum, fi e re, » pietateque fore provincia Epifcopis vifum ejfet-, conditio hone/lijfima, quam » adverfus importunas Principum preces utinam alii Pontifices amplexi ef-nfent. Così delle azioni del Vicario di Crifto condannate da altri, il »> P. Mariana. Ecco ora l’Articolo fecondo, che in detto Giornale alla pag. 201. è fcritto Articolo XVI. e dicefi continuazione dell’Articolo XI. » L’aver noi prevenuta la nuova maniera di avventure nello Stato » EcclefiaiHco, e in tutta Italia, con fiiTare indubitata folenne reinte-» grazione della S. Sede dopo le replicate ufurpazioni Imperiali, ci chia-» ma alla continuazione deli’efame di ciò, che tralafciammo nell’articolo » precedente, prima che paflìamo a riferire il rimanente di quello Vo-» lume, che comprende 55. anni dall’elezione di Carlo IV. Re de’Ro-» mani, alla deposizione di Vincislao figliuolo e fuccefTore di Carlo. » Che però ove lafciammo nel predetto articolo, indi ricominciamo le »opinioni, e le contrarietà del nollro Annalifta. Fin dall’an. 1297. fif-» sò egli l’epoca della Signoria Efienfe in Comacchio, dicendo com’eifa »Città fi diede fpontaneamente ad Azzo Vili. Marchefe d’Efle Signor » di Ferrara , Modena, e Reggio, e febbene Fan. 1308. pafsò in altre » mani, tornò Fan. 1325. al dì 6. di Febbraio fpontaneamente fottolu dol~ » ce