VINETIANA LIB. V. 431 {lino da Mula Proveditore di mare , che dovette condurli a Civita Vecchia , & che unite le lue galee con quelle del Pontefice , fi volgettero inlìeme all’ imprefa di Napoli; ma tardando a giugnere Tarmata Francefe , andò la Vinetiana a Terracinaa levare tre mila fanti condotti da Horatio Baglione , liberato da Clemente della carcere, dove era fiato pollo per ordine di Leone . Per favorire quella imprela , era venuto di Francia a Roma Monfignor di Valdemonte, al quale, per ettere della defcendenza del Rè Renato , appartenevano T antiche ragioni della cafa d’ Angiò fopra il regno di Napoli ; fperandofi , che per certa affettione , che reilava ancora nell’ animo di molti verfo la memoria di quei Prencipi , & la parte Francefe , potette giovare la prefentia di Valdemonte, il quale faceva la lega profeffione di conllituire Rè in quelli {lati , dovendo egli prendere per moglie una nipote del Pontefice, che era fiata figliuola di Lorenzo de’Medici , la quale allhora communemente chiamavafi , la Ducheffina d’Urbino. Montato dunque Valdemonte con quefti dife-gni , & con quelle fperanze fopra T armata, che era di ventidue galee, s inviò tutta verfo le riviere del regno di Napoli, dovendo Renzo inviarfi per terra con dieci mila fanti, & entrare nell’ Abruzzo . Andò innanzi con le fue galee il Doria, & affaltò Poz-zuolo , luogo opportuniflimo, quando fotte pervenuto in potere de’ Collegati , per la commodità del porto di Ba-ja. Ma effendo dall’artegliarie nel primo accoilarfi ributtato , partì fenza tentarne T elpugnatione, e dapoi ettendo T altre galee della lega fopragiunte , fu rifolto d’andare infieme a battere Caftello a mare , per havere un ricetto ficuro per le galee; & dopò havere battute, & rovinate in alcune parti le mura , furono sbarcate le genti delle galee per darli per terra, & per mare T affalto : & Paolo Giuiliniano Sopracomito d’ una galea Vinetiana fù il primo , che con le lue genti entraffe dentro della terra, per una apertura fatta dalle arteglierie delle galee ; dietro il quale feguendo con molto impeto gli altri , la terra fù H. Paruta. Tom.I. E e 3 pre- 152.7 Monfiir.fr di Valdr-mentt del'* Cafidi’ di NJpth. Picfiero di' Collidati di farli . Collidati ptr mart, *■ pii ttrra ajfj’a no it rt^no di Napoli. Prtrtdeiti Cafiello * Mart.