VINETIANA LIB. VI. 471 aflicurare i mari del Levante ; avvenne che ritrovandoli 1527 il Marcello all’iioladi Candia nel porto della Suda, ef-fendogli riferto , che prefio all’ ifola paflava una galea Tur-chefca , egli credendoli folfe Cortugoli famolo corfale, il quale in quei giorni apunto, & intorno quei mari ha-veva fvaliggiata , & poi abbruciata una nave Vinetiana, uccidendo con grande crudeltà tutti i marinari, & i pai- Fsfti ^ fa«gieri : ufcì torto fuori con molto defiderio di vendica- K'tdtntndei ® r * r il* • 1 \ Marc eli* y re quelle ingiurie; & fenza riconolcerla altrimenti, andò con molto impeto ad alfalirla ; & trovata la galea , la prefe , & dopò con le lue conferve r & con elfa galea lì ridulfe alla Bicorna ; ove llandofi le galee forte con le puppe in terra, vide poco apprelfo palfare l’una dopò 1’ altra fette galee Turchefche, Std’elfe era capitano il Moro d’ Aleffandria, del quale Umilmente era la galea prefa . Ma il Marcello llandofi tuttavia fermo, nè alcuna co-fa tale temendo, veggendo malfimamente le galee fepara-te, diede occafione da poter elfer dal Moro, come egli haveva difegnato di fare , improvifamente alfalito ; pero-che havendo congiunte infieme con molta celerità tutte le fue conferve , & girate le prode, venne ad affaire per fianco le noftre galee . Allhora il Marcello dall’ cb,afant» improvifo alfalto fpaventato, cercò con la fuga trarfi dal iVrlnC. pericolo, facendo l’ilteflo le fue conferve; ma non elfen-do cofi prefte a levarfì , una fola potè lalvarfi, l’altre due pervennero in potere del Moro, il quale le conduilè in Alelfandria . Del quale fatto, havendo il capitano Vi-netiano a render conto, fù commetto al magillrato de gli ^ Avogadori del commune , & mandato a levare d’ armata prigione dal come prigione ; ma egli da gravilfimo dolore trafitto fi ZlT, d\ morì per viaggio. Et Solimano conofciuta la impruden-za del capitano , & la buona volontà del Senato , con molta liberalità, non punto da Prencipe barbaro , non pur rimandò a’ Vinetiani le galee prele, ma infieme con elfe grande quantità di Salnitri, facendoli dono opportu- ¡fd°J^ane nilfimo al blfogno , il quale era grandilÌlmo , elfendofi confumato per le continue guerre quanti da luoghi più vi- •- cini