*535 Affiditi la G «letta. Et la prende. Con cbeim-paurifce i Turchi, Vt ricupera Tunigi, e Berta > JEt la dona ad Amule-ajfe. 640 DELL* HISTORIA ri , ove dati gli ordini neceilarii per l’adminiftratione della guerra, pafsò alle fpiaggie di Cartagine ( chiamafi quefta contrada Martia, famoi'a per 1’ antica, & nobile fede, che vi tenne la Republica Cartaginefe ) quivi ef-fendofi accodata a terra preifo alla Goletta , vi s accampò intorno 1’ eifercito fubito sbarcato , ftimandofi 1’ acquifto di quefto fito neceftario per paifare innanzi all’ imprefa di Tunigi ; peroche è la Goletta una torre con molti baitioni, pofta quafi alla bocca d’ un canale, per lo quale conducendovifi 1’ acqua del mare , fa uno ftagno vicino , & fopra eifo per fpatio di circa dodici miglia lungi dal mare è pofta la città di Tunigi. Fecero i Turchi del prefidio della Goletta valorofa difefa , ma per V impeto grande dell’ arteglierie rimanendo quafl diilrut-ta la fortezza , pervenne in potere de gli Spagnuoli ; i quali entrati nello ftagno, acquiftarono lenza alcun contrailo intorno a cinquanta tra galee, galeotte , & fufte, che da Cariadino vi erano , come in luogo più fìcuro ; ripofte . Quefta perdita tolfe in modo 1’ animo a Cariadino, che quantunque da principio ufcito di Tunigi con 1’ eifercito dimoftratte di voler venir a battaglia con l’Imperatore, nondimeno cedendo prefto, fi ritirò nella terra di Bona : nè quivi ancora ftimandofi ficuro, poiché intefe effer dal Doria feguitato , pafsò in Algeri . Le città di Tunigi , & di Bona abbandonate dal capitano , benche vi rimaneffe dentro groffo prefidio, cadero-no prefto , & facilmente in poteftà de gli Spagnuoli. Ma Cariadino da tanti pericoli fcappò falvo , riferbato forfè come flagello della Chriftianità, per li fuoi peccati ; & poco appretto andò a Coftantinopoli , dove era chiamato, & andato ad incontrare Solimano, prima che egli giungeffe con l’eifercito di Perfia , ifcufato come potè il meglio , quefto fatto , & la perdita del regno, fu da lui ricevuto in grafia, & prepofto al governo della fua armata. Ma Cefare partito vittoriofo d’ Africa, havendo con reale liberalità donato ad Amuleaffe il regno di Tupigi, da lui acquillato , con obligo di dovere,