della Marina Militare. 335 e si ha memoria e relazione frequente di scontri fra navi e galee i quali si sbrigarono piuttosto a cannonate che altrimenti. Rimasero però nelle repubbliche italiane ed anche nelle Signorie tanto a noi indigene che di oltralpe e d’oltremare gli equipaggi liberi i quali si mantennero tali non solamente durante il XIV secolo, ma altresì durante gran parte del XV. Le galee forzate, il che vai quanto dire armate di schiavi o di condannati al remo, non macchiavano tuttavia nè il Mediterraneo nè l’Oceano. Comparvero più tardi, e furono poscia adottate da ogni Stato marittimo. Troppo lungo sarebbe il seguire le marine d’Europa nelle campagne numerose cui diedero luogo le frequenti guerre fra Stato e Stato, dalle quali si ritrae lievissimo insegnamento. Merita invece imo studio speciale la lotta mortale che nella seconda metà del XIV secolo si accende tra le due Repubbliche di Genova e di Venezia. Essa ebbe origine dalla contesa jter il primato commerciale nei mari d’ Oriente, ove. la decadenza di Pisa ed il nuovo indirizzo marittimo della Catalogna avevano lasciato di fronte una all’ altra la democratica , Genova e 1’ oligarchica Ve-nezia. Nel 1351 i Genovesi incendiarono Negroponte, possesso veneto. L’anno di poi Veneziani e Catalani si lasciarono vincere alla bocca del Bosforo dai Genovesi i quali, nel 1353, furono alla lor volta sconfitti nel golfo di Cagliari. Nel 1354 Paganino D’Oria distrusse nel porto di Sapienza la flotta veneta di Niccolò Pisani. Poi ci fu tregua, se non che nel 1373 una novella guerra si accese in Cipro. I Genovesi conquistarono l'isola salvo Farnago-sta; ma l’anno di poi anco Famagosta fu espugnata. 11 re di Cipro, alleato dei Veneziani, pagò di un milione di ducati il riscatto della persona. La potenza genovese nel 1378 giganteggiava : il Comune di Genova collegatosi al re d’Ungheria, al Carrarese, signore di Padova ed al Patriarca d’Aquileia indisse guerra a Venezia cui si strinsero il Visconti di Milano ed il re di Cipro. La guerra fu guerreggiata sì nei mari coloniali che nel golfo adriatico. Fra i cittadini veneziani della colonia di Costantinopoli, era un patrizio chiamato Carlo Zeno. Aveva sortito da na-