della Marina Militare. 229 gli scaltri per le speranze di Beni temporali, i prodi per 1’ amor della gloria, i nobili perchè attratti dall’ avventura ; i principi per brama di lontano imperio. Circa 3 milioni d’ uomini si crociarono, ma non più che 600,000 partirono, quali per le vie di terra, qiiali per mare. Le migliori genti italiane raccoltesi attorno a Boemonclo già noto a’ lettori, scelsero la via di mare da Brindisi alla Tallona; di là a Costantinopoli per terra. Furono 10 mila cavalli ed i fanti all’ avvenante. Pisa, allora in tregua con Genova, prese parte alla crociata armando 120 galee ed altri legni assai per vettovaglie; le comandò Daimberto arcivescovo, con il console Ildebrando Malti a luogotenente, ed ebbe dal Papa titolo e grado di legato di S. Chiesa. Venezia armò 200 legni d’ogni maniera; non come crociata, ma in qualità d’alleata dell’ Imperator Greco, che di tutte quelle forze o-ccidentali a casa sua non troppo si fidava. Il continuo bisogno di rinforzi chiamò lungo le coste dell’Asia Minore e presso ai porti di Soria da espugnare gli stuoli di Genova e di Pisa: e le gelosie fra l’armata veneziana devota all’ Impero e le navi pisane collegate ai Crociati che dell’ Impero erano nemici nascosti, si dichiararono in breve. Dentro il porto di Rodi nel 1098 (secondo anno della guerra) le armate di Yenezia e di Pisa combatterono aspra battaglia con la peggio de’ Pisani, mentre i Genovesi iniziavano in Oriente la loro fortuna commerciale e guerresca; il loro primo stuolo fu di 28 galee e di 6 taride e prese parte attiva all’assalto di Latakia. La Terra Santa fu nel 1099 conquistata e foggiata a reame feudale, siccome una Francia novella; ma nè Boemondo ora principe d’Antiochia, nè Tancredi principe di Galilea poterono ordinare marine locali, sebbene il territorio che possedevano fosse quello dell’antica Fenicia e della Panfilia. I Pisani ed i Genovesi che avevano combattuto mirabilmente in Nicea e sotto le mura di Gerusalemme, sì che l’uno e l’altro popolo vantavasi che un proprio figlio avesse primo calcate le conquistate mura di Sionne, divennero perciò gli ausiliari marittimi del reame di Gerusalemme e