della Marina Militare. 309 del Baltico si distende verso gli Urali. Ed ecco in breve Novgorod e Pskof diventare città dell’Hansa e non fra 1! ultime. La, regola voleva che nelle terre vergini del Levante il commercio si facesse nella forma primitiva dello scambio e non in quella più raffinata della valuta metallica. I regolamenti della Hansa proibirono dunque che colla gente d’Oriente si trattasse a quattrini. I Bussi davano pelliccie contro sale o pesce salato o stromenti di ferro : ed i mercanti della Hansa non potevano congiungersi in matrimonio con donne del paese. Anzi, dalla'Chiesa Cattolica che aveva imposto il celibato ai sacerdoti, essi avevano appunto assunto l’obbligo del celibato, di modo che allo stesso periodo incontriamo la medesima regola in vigore presso il clero, presso gli ordini monastici militari e presso i mercanti anseatici, che è quanto dire la stessa disciplina obbligatoria per i migliori studiosi, per i migliori guerrieri, per i migliori mercanti del tempo. Occorreva una città la quale per posizione geografica godesse situazione intermedia fra la penisola Scandinava e la Russia Baltica ; ed un’ altra che servisse di emporio equidistante tra la Danimarca e la Pomerania. Gli Anseatici s’impadronirono perciò dell’isole di Gothland e di Born-holm. Adamo, canonico di Brema, cronista dell’undicesimo secolo, parla pure ■ di un terzo emporio anseatico : è Julin « la maggior città dell’ Europa settentrionale pagana. » Julin era il suo nome danese, Wolin lo slavo, Yineta il teutonico. Questa città, la Venezia baltica, ora è distrutta. La leggenda vuole che fosse sommersa per le stesse peccata di Sodoma e di Gomorra, il che, date le regole anseatiche, non meraviglia. Nell* isola di Gothland la Hansa fondò la città di Wisby, dove sorsero quelle tali costumanze marittime che nei mari settentrionali tenevano il luogo dei rooles