della Marina Militare. 311 umano, soggiacque. Soggiungo che a suo danno anche, la natura combattè, perchè nel 1425 le aringhe cessarono di riprodursi lungo il mare della Scania e portarono alle basse spiagge olandesi e fiamminghe un dono annuale inatteso. A suo tempo dirò gli ultimi guerreschi aneliti dell’Hansa marittima che precedettero la decadenza finale. Or ritorno in Mediterraneo dove Genova e Venezia aprono il periodo della lotta per il primato. Genova vincitrice di Pisa alla Meloria, sordamente combattuta da Venezia fino da quel tempo, aveva nel 1276 costruito il Mandriaccio e nel 1283 la nuova darsena come anche la muraglia del molo vecchio. Nel 1298, Giorgio Stella nei suoi Annali Genovesi ci narra che dalle aspre montagne che circondano la città i cittadini trassero le fresche acque e con bell’ acquidotto ne provvidero le proprie fontane. A questi lavori, od almeno a parte di essi, furono adibiti i numerosissimi prigionieri della Meloria la cui mortalità cagionata dalla fatica soverchia fu stragrande. Contemporaneamente Genova selciò le sue strade e gittò ponti sulle riviere suburbane. In-somma sullo scorcio del XIII secolo essa si dimostra città meritevole del primato esteriore giust’ appunto perchè s’ è innalzata a notevole interno benessere. Nell’ anno 1293, nei mari di Cipro, 4 galee veneziane e 7 cocche genovesi si erano date una di quelle battaglie cui le faide commerciali o familiari davano troppo frequente origine fra gli Italiani. Qui mi compiaccio notare che di cotali fatti la Hansa germanica non diè esempio. L’evento di Cipro non impegnava assolutamente i due Stati; ma la lotta di preminenza a Costantinopoli, la gelosia commerciale ed il ricordo di guerre anteriori, spinsero le due repubbliche a non piegarsi a quelle mutue scuse che avrebbero impedito una guerra. Per contro ambedue tentarono sopraffarsi coll’ ampiezza degli armamenti guerreschi. Giorgio Stella e Uberto Foglietta ci dicono che alla primavera del 1295 Genova mise in mare 160 galee. Dal ruolo della galea San Matteo, citato nelle pagine antecedenti, si comprende che ognuna di esse dovesse avere in media 220 Uomini. L’armamento completo sorpassava dunque i