28 Storia generale cui armata era ita dopo lo scontro ad ancorarsi a Falera, la fè notte tempo salpare per i Dardanelli e lasciò Mar-donio a proseguire la campagna con 300,000 uomini, limite massimo d’ un esercito invasore di contrada povera in vettovaglie quale era la Grecia e qual’ è anche oggidì. Quasi contemporaneamente (vuoisi anzi l’istesso giorno) un esercito cartaginese sbarcato a Termini Imerese vi fu distrutto da Terone di Girgenti e da Gelone siracusano con strage enorme degl’ invasori e morte d’Amilcare loro capitano. Ma fra le due campagne la dissomiglianza è palese. A Termini Imerese l’esercito d’invasione fu distrutto, mentre Salamina a malapena può chiamarsi una vittoria dei confederati, e gran parte dell’ esercito persiano potè non molestato tornare nell’Asia, battendo la via della Tessaglia, della Macedonia e della Tracia. Ciò è tanto vero, che i confederati gridarono vittoria assai tardi; la dimane della giornata di Salamina temettero le sorti d’una seconda fazione, e quando seppero della x'itirata di Serse non osarono perseguirlo; probabilmente non erano in istato di tentarlo neppure, per cagione delle patite perdite di navi. Ricercando le cagioni del non sperato trionfo dei Greci, credo ritrovarle nello spirito sottile e pronto della stirpe ellenica, nelle rivalità dei fedelissimi Fenici e degli lonii malfidi, nella prepotenza di numero sproporzionata allo specchio d’acqua, nella preponderanza ateniese fra i confederati che li indusse alla lotta per la vita e le sostanze. Di questo fatto d’ indole morale Temistocle seppe meravigliosamente valersi. Infine accordo un altissimo valore allo strattagemma politico-militare pensato da Temistocle per ingannare il Re. Questi potè prestar fede alle offerte insidiose del navarca ateniese. Convien rammentare che l’istesso Re aveva comprato da Efialte il modo di valicar le Termopili e non ignorava le rivalità fra i navarchi dell’Eliade e quelli della Morea ; e poi la fede greca non godeva nome di salda. L’ anno seguente (473) s’iniziò la terza campagna della guerra. Dopo lo sverno che 300 triere del Re passarono a Cyme (presso a Ciandarlich dei nostri giorni) queste a pri-