della Marina Militare. 241 tinopoli, di Smirne, di Tolemaide e di Giaffa in proporzione della vastità delle terre. Fra queste strane città, usando perfidia o violenza a norma di caso opportuno man-tenevasi crollante sempre, pur sempre in • piedi l’Impero Greco, fantasma pauroso di una possanza odiata, spregiata e temuta, ma che ancor s’imponeva perchè aveva saputo conservare l’antica sapienza greco-latina, imporla all’ Islam, insegnarne gli elementi ai Crociati ruvidi, feroci ed ignoranti. E fuor di dubbio che la conquista latino-franca zappò le fondamenta dell’ Impero d’ Oriente e lo rimase in balìa di un audace invasore asiatico ; è anche fuor di dubbio che l’opera de’ Crociati sotto questo riguardo fu nefasta. Or mi occorre lasciar le rive del mare e penetrare nel-l’interno del vasto continente asiatico dove svolgevasi un mutamento gigantesco. La spada d’ un novello Attila, mongolo al pari del primo, Temudgin, che poscia chiamossi Cin-gis-Kan vi distruggeva tutti gli emirati turco-musulmani dell’Asia Centrale, conquistava la Cina, stringeva di catene la Russia cristiana, minacciava insieme la croce e la mezzaluna. Le imprese di Cingis e de’ suoi successori (1208-1257) mutaron le condizioni politiche delle regioni dell’interno con cui 1’ Europa trafficava. Occorreva perciò porsi con i nuovi arbitri dell’Asia in tali relazioni che assicurassero vantaggi commerciali. In Ispagna ove il califfato di Cordova s’ era spezzato in emirati, i quali uno ad uno cedevano di fronte alla cristiana rivendicazione del suolo, il Corano era in decadenza. Era però tuttavia vivace in Asia Minore, in Soria, nell’Egitto, in Persia ; lungo la costa di Barberia mantenevasi, fidando meglio svdla divisione de’ principi e de’ Comuni cristiani, che su forze morali proprie. Era spediente dunque che gli stati occidentali abbattessero questa muraglia musulmana che chiudeva i mercati dell’Asia e ne assicurava l’assoluto monopolio agli Arabi ed ai Turchi. I Pontefici predicarono crociate, ed i principi capitanarono imprese. Se esamino i risultati delle diverse guerre fra Cristiani e Moslemiti scorgo tregue e paci brevi, seguite da privilegi 18