368 Storia generale l’Asia, vie tracciate eia tutti gli studiosi fino dai giorni di Marco Polo. Indi per ciò che riguarda il mare, una cronologia che a levante dell’Italia è tutta di fatti guerreschi, ed a ponente è, per contro, intessuta di progressi nelle scoperte. Per cui mentre a levante l’architettura navale riduce la galea medioevale alla splendida galera del 500 (]), a ponente essa migliora la cocca e grado a grado la trasforma nel magnifico vascello a due ed a tre ponti e nella sottile ed elegante fregata. Questo il sommario breve, ma pur indispensabile. Yo libero adesso alle gesta. La Repubblica di Genova risentì violentemente la percossa infertale da Venezia durante la guerra di Chioggia. Essa tolsele ogni influenza nelle faccende italiane. Durante i 14 anni che alla pace susseguirono Genova entra in una sola trattativa diplomatica importante, in qualità di paciera tra Gian Galeazzo Visconti signore di Milano e la Signoria fiorentina. La natura ligure attivissima manifestossi in turbolenze interne dannose al patrio interesse. Alle faide di Comune tennero luogo le faide di famiglia. I D’Oria, gli Spinola, i Grimaldi ed i Fieschi, capi della fazione nobile e che durante il loro primato avevano vinto Pisa e Venezia, furono privati degli onori cittadini ed esclusi dagli uffici pubblici. Ripararono nei propri feudi rurali e si posero in lotta aperta col Comune e talvolta in mutua lotta fra loro. In città il posto delle quattro grandi famiglie patrizie fu occupato da altre quattro di popolani grassi per dirlo alla fiorentina : dagli Adorni, dai Fregoso, dai Montalto e dai Guarco. In 14 anni, dieci sommosse mutarono la j>ersona del Doge. I nobili del contado si valevano de’ loro vassalli, i popolani grassi dei propri clienti, marinari, operai di cantiere ed artefici delle fiorenti industrie cittadine. Lo spirito marinaresco aleggiava però sempre sulla Repubblica. Antoniotto Adorno, che fu doge nel 1391 (1) Ho usato il nome di galea finché ho detto di galee sforzate ; userò invece la forma più moderna galera trattando di nave remiera dove la forza motrice è di schiavi o di condannati.