della Marina Militare. 217 Navighi in luoghi di nemici? « Ispegni i lumi tuoi. » Vuoi precetti di prudenza? « Fa gran guardia del fuoco et in ogni luoco : » bisogna che « quasi ognor cercare tu faci la sentina s’ acqua dentro avvicina. » Ed allora prosegue il poeta: Et se l’acqua v’ abbonda Con trar fuor la fa monda. Concluderò dicendo che sulla nave il guidatore è da Mes-ser Francesco chiamato nocchiero, sulla galea cornilo, e che il pilota è nominato peclotta. Questi gli usi, le costumanze, i viveri, i regolamenti, le armi, la tattica delle marine medioevali. Ancor mi rimane a dir alcunché del modo con cui le armate assalivan i luoghi forti e come questi si difendevano. Le città avevano cinte di mura alte, massiccio, che il mare lambiva, e molte le torri interpolate nella lunghezza del muro. Se dalla banda di terra gli assedianti percuotevano quelle mura con le teste degli arieti riparate dalle testuggini, similmente i marinari adoperavansi a sforzare il fronte di mare. Le imprese contro città murate si rassomigliano tutte nel medioevo. L’armata che sempre trasporta un buon nerbo di uomini da sbarco sì a piedi che a cavallo, sceglie una spiaggia opportunamente situata a breve distanza dalla città e pone in .terra- la sua gente usando i palischermi, l’approdo de’ quali protegge frombolando la spiaggia coi manganelli delle rambate e collo spesso trarre di verrettoni dalle balestre e di freccie scoccate dagli archi. Poi, all’ opera di castrametaziohe ed alla poliorcetica dell’ esercito porta l’armata il suo valido contributo percuotendo il fronte di mare delle muraglie e delle torri. Su due navi accoppiate formasi la sambuca descritta da Polibio ; è un castello mobile e galleggiante alla cui base — quando il fondale il permetta — sta l’ariete ; al sommo macchine da getto, arcadori, frombolieri, balestrieri. Il congegno è di legname ed è ricoperto di cuoio verde, per essere immune dall’ incendio, che gli assalitori delle mura tentano appiccare col fuoco greco, col lancio di brandoni accesi, coi soffioni di resina mista a zolfo.