della Marina Militare. 493 mulinava altri disegni spedì in Fiandra il fratello al comando dell’esercito colà campeggiante. Poi, addì 16 maggio del 1574 Kilig Alì con ‘260 galere, 15 galeazze e 15 maone approdò a Tunisi, schiacciò la guarnigione spagnuola, distruggendo di colpo così tutta l’opera di Carlo Y e di Filippo II. Non un punto della costa di Barberia rimaneva ai Cristiani, e la pirateria fondata mirabilmente da Barbarossa, da Dragut e da Luccialì, rimaneva la migliore vanguardia navale dell’ imperò Turco. La sua decadenza marinaresca (a malgrado della sconfitta' di Lepanto) ancor non albeggiava. Mahomed Sokolli, all’ annunzio della famosa battaglia, aveva detto all’ ambasciatore veneziano Barbaro : « Tu vieni a studiar 1’ animo nostro dopo 1’ ultimo scontro ; v’ ha una gran differenza fra la vostra perdita e la nostra. Noi togliendovi Cipro vi abbiamo tolto un braccio, voi col vincere a Lepanto ci avete rasa la barba; il braccio tronco non cresce più, ma la barba rasa cresce più folta. » Era la pura verità espressa eloquentemente dall’ abile politico e solerte amministratore.