della Marina Militare. 355 Roberto da Recanati, eh’ erane capo, fu dannato ad essere appiccato all’albero maestro della capitana; ma i soldati tumultuarono, ne richiesero la libertà, e bisognò che alcune compagnie meglio disciplinate li caricassero e ne facessero strage. Il 24 di giugno gli assediati alfine si arresero a discrezione, e Zeno entrò nella città che andò a sacco. Diciannove galee e 4170 prigionieri furono trofeo della vittoria. Tali erano i resti della formidabile armata e dell’ esercito che avevano fatto tremare Venezia! La flotta di Maruffo, di 39 galee, uscita al largo tra il 26 di giugno ed il primo d’ agosto salpò per Trieste, Arbo, Pola e Capo d’Istria; e 1’8 luglio comparve presso a Venezia immersa nella gioia della vittoria. Pisani, con 47 galee, veleggiò per cacciarla, ma il 13 di luglio morì a bordo della sua capitana. Zeno gli succedette nel comando, portò la squadra a Zara, nel.cui porto Maruffo erasi chiuso; non potè snidarvelo e stabilì una crociera di blocco. A causa dei cattivi approvvigionamenti, Zeno propose alla Signoria di far rientrare la flotta in Venezia. La Signoria replicò coll’ordine di assediare Marano, da cui si minacciava lo stato del patriarca d’Aquileia. Zeno obbedì, ma riconobbe l’impossibilità dell’ impresa, avvegnaché Marano comunicasse col mare per un canale lungo sei miglia che col riflusso rimaneva asciutto ; e ritornò indietro. Il Senato Veneto non aveva accostumato i suoi capitani a disobbedire; di guisachè, sotto pena della vita dell’amiraglio, lo rimandò all’assedio, che fu intrapreso con 150 barche. Zeno vi fu ferito, i suoi respinti. Finalmente il 2 maggio del 1381, auspici la Repubblica di Firenze ed il Conte Amedeo VI di Savoia, fu conchiusa la pace fra Venezia ed i suoi nemici. Fu stipulato che Genovesi e Veneziani rinunziassero per sempre al commercio del mare d’Azof, che Tenedo fosse abbandonata dai Veneziani e che il conte Amedeo la tenesse in deposito ; poi si vedrebbe. Si resero i prigioni d’ambo le parti. I Veneziani che ne avevano fatti in tutto 7200, non ne resero che 3364. Gli altri erano o periti di disagio o disertati. Sta di fatto che intorno Chioggia s incontrano tuttora co-