della Marina Militare. 131 calunnia istorica più solenne che quella di chiamar in termine assoluto il Romano Impero d’Oriente Basso Impero. Nel tenebrore sociale, morale e politico del primo Medio Evo, l’Impero d’Oriente rifulge quale stella, e se Roma imperiale può paragonarsi a Londra, Costantinopoli fu la Parigi del Medio Evo; e di Parigi ebbe pure le drammatiche vicende. Niun Impero aveva al paro del Bizantino elementi di ricchezza e d’incivilimento; niuno i mezzi per procurarsi un’armata, d’altronde necessaria alla sua sicurezza. Costantinopoli giaceva a cavallo de’ due mari dell’impero in sito forte per natura e con porto maraviglioso ; facevano capo alla città le strade commerciali dell’Europa orientale ; il breve passo del Bosforo la separava da Chry-sopoli, d’onde diramavansi le strade maestre per l’Oriente asiatico. Intorno a Costantinopoli stava un cerchio di pro-vincie ricche, popolose e vettovagliabili per via del mare. È noto che durante la terribile tempesta dei Barbari, l’impero non fu immuni da umiliazioni e danni. Minacciato a levante dai Persiani, a maestrale dai Goti, dagli Unni-Avari e dai Longobardi, Costantinopoli trovò salvezza col tenere aperte le vie marittime di comunicazione col rimanente dell’ Impero. Tra il 437 ed il 534 la politica dell’ Impero fu difensiva; tanto che quasi sembrò Costantinopoli non pigliasse interesse veruno per quelle provincie occidentali del Mediterraneo un tempo sì profondamente infiltrate di romanità. Pure in quel periodo lungo s’accumularono dentro Costantinopoli forze morali e materiali, delle quali Giustiniano (534) si servì per riconquistare le provincie Africane e l’Italia obbedienti, quelle ai Vandali, questa ai Goti. Da Durazzo sull’Adriatico fino a Cirene (di fronte alla Candia) tutta la costiera non interrotta della penisola Elleno-Balcanica, dell’ Isole Greche, dell’ Asia Minore, dell’ Egitto e della Tripolitania obbediva agli ordini di Giustiniano, il quale disponeva delle risorse marittime e fluviali che ora sono spartite fra la Grecia, la Turchia, la Romania, la Russia meridionale e l’Egitto. Costantinopoli, Scutari, Antiochia ed Alessandria, allora i porti commerciali del mondo