360 Storia generale IV. Ho cominciato dai fatti di mare, Che vuoisi aver di subito il mare cui voglia possedere Il reame di Sardegna; e quando lo faccia, tremerà, E presto tutto il mondo; e ciò non può farsi Senza condur gente fresca, pronta a ferire, ad assaltare; Mentre usando di terzi vogatori, non si può conservare Nè nocchiero, nè balestriero che sappia approntar le sue cose, Nè piloto, nè remigante. Nè ho d’uopo di argomenti Perciocché i balestrieri scritti operano sì che vincono tutto, E nulla resiste loro per mare e per terra, E di questo trionfo potrei andar superbo. Laonde, messer lo infante, se il nostro Signor Gesù Cristo vi aiti, Abbiate grande affetto sulle vostre genti E date onoranza e potere all’Almirante ; Niun altro abbia da comandare, Se non egli dopo voi; e così a onore vostro Tornerà ogni impresa che piacciavi fare. So che potreste menar con voi cento galee di più Ma rispetto a’iegni armati e alle saettie non so fissare il numero. V. Non ignoro, o signore, che ci condurrete cinquanta navi Uscieri, teride, costiere ed altri piccoli vascelli, Che in copia, la Dio mercè avrete da’ vostri popoli, E so che l’imbarco si fa con piacere e con ordine. Ora si ragunino tutti a Porto Fangos ; Che sianvi tutti in un giorno fisso; alle grosse navi farete, O signore, drizzare scale e scale alle palanche, Affinchè niuno possa dar la sveglia al nemico, E non possa così recarvi danno. Da questo, ve lo raccomando, guardatevi ; So bene che avrete a lottare con gente falsissima, Perlochè è d’uopo, o signore, che badiate Di non por fede nè in loro, nè nelle loro parole. Tenete sempre le vostre galee rasenti alla terra, • Attelatele in. modo scalandole che sempre Siano preparate; e ponete in vedetta Quattro legni armati, cui darete un segnale Ch’ e’ possano fare a gran distanza ; e allora non abbiate più paura Che alcuno di quelli che non amate valga a nuocervi. All’incontro imbarcatevi pacatamente colla grazia di Dio Ch’ e’ possa darvi onore e gioia e compia le -vostre brame.