284 Storia generale o venivano per colmare i fossi, o per superare le nostre trincere. Ma riuscita invano ogni prova, riconobbe finalmente il Soldano essere la piazza talmente chiusa che a ragione poteasi chiamare sepolcro sigillato. Giù per la corrente del Nilo tentò colui più fiate mandar nella notte alcuni suoi uomini a nuoto perchè almeno rapportassero notizie e facessero cuore al presidio ; ma questi incapparono nelle grandi reti a tramaglio che i nostri avean tese sott’ acqua per accalappiarvi i nuotatori. Rotta insomma ogni corrispondenza tra la città e il Soldano. « Dopo molti giorni Pelagio, alla debolezza onde il presidio si difendeva, avvisò che reggerebbe ad un assalto risoluto : e dispose 1’ occorrente per eseguirlo nella notte alla testa di soli Romani della sua guardia. Li chiamò, espose il disegno, e comandò profondo silenzio affinchè nè altri per gelosia lo impedissero, nè il nemico per lingua di traditore il penetrasse. Quando fu la mezzanotte del dì cinque novembre 1219, giorno di martedì, vigilia di San Lionardo, il Legato ed i suoi uscirono senza che altri se ne addasse, dalla barriera del campo romano. E quantunque fosse nottata orribile, tra il fischiare del vento e lo scorrere dei negri nuvoloni, camminando in profondo silenzio, si accostarono alla muraglia. Le latine milizie, pregiate per circospezione ed ingegno, gittarono un ponte volante, passarono il fosso, e dato il fuoco ad una porta e la scalata alla muraglia entrarono nel primo recinto, senza contrasto. Animati maggiormente all’ impresa ripeterono 1’ istesso. lavoro all’ altro muro, e i Saracini, avviliti, stupefatti, atterriti, dopo languida opposizione, si arresero. Così senza uccisione di alcuno dei nostri e solamente un uomo ferito, quella fortissima città venne in mano ai Romani. I quali allora dettero mano ad ab barrarsi e a fortificarsi nei luoghi che avevano occupati : indi saliti sulla cima della torre più vicina sonarono le trombe, e a tutta gola gridarono : Avanti compagni, la piazza è nostra! Le sentinelle del campo risposero: Kirie eleison! e poco dopo tutto l’esercito riscosso a quelle voci s’accostava alle mura e alle porte dell’espu-gnata città. « Come fu giorno entrarono dentro. Avevano in mano le