della Marina Militare. 49 numero non solo, ma al mirabile e scientifico schieramento. Callicratida vi morì, 69 navi sue furono preda del vincitore e del mare. Conone rimase sbloccato. Ma le terribili esigenze del pasto d’un esercito e d’un’ armata imbarcate sopra navi le quali non contenevano viveri a sufficienza, cui altrove ho accennato, dovevano chiarirsi agli ateniesi fatali. Al morto Callicratida era succeduto nel comando delle forze della federazione dorica Lisandro da Sparta, capitano e politico accortissimo. Invece di adoperare ormai le scarse sue navi a soverchiar luoghi della costiera protetta da Atene, si diede a riordinarle con mirabile pazienza. Il Re persiano lo rifornì di danaro. E mentre Atene dannava alla morte i generali vincitori, colpevoli agli occhi suoi di non aver reso funebri onori alle salme dei caduti, Lisandro attendeva a cullare i generali novelli ateniesi in una sicurezza fallace. Guai ai vincitori che si addormono nel trionfo ; guai agli orgogliosi nel giuoco terribile della guerra! Le imprudenze e le impreveggenze hanno costato più caro che la codardia. A Lisandro ora ben rifornito di danaro, di navi e d’uomini, forte di 200 triere, era riuscito mutare la sua lontana base d’operazione di Rodi in Lampsaco che giace sulla riva asiatica dei Dardanelli e di cui con scaltrezza squisita s’era impadronito. Conone, uno fra i navarchi d’Atene, lo seguì abbandonando Samos eh’ era il suo porto di rifornimento ed arrivò successivamente ad Eleonte (presso il Castello d’ Europa) poi a Sesto, poi alla foce dell’ Egos, un ruscello. Da questo luogo che da Lampsaco distava poche miglia, ogni giorno lo stratego di giornata salpava e messosi in linea di battaglia provocava alla zuffa Lisandro. L’ avveduto spartano non si lasciò mai adescare ; e quando Conone la sera tornava alla foce dell’ Egos per il pasto consueto della gente si accontentava di farlo codiare da un paio di triere d’avviso. Invano Alcibiade — una seconda volta fuoruscito — fu a Conone largo di consigli e profferì una piazza di rifornimento migliore delle rive dell’ Egos e eh era roba sua (intendo il castello di Bisante); ebbe dagli strateghi radu-