434 Storia generale erano uomini liberi, o liberati. Qualunque ordine ad un uomo di banco era diramato mediante il passaparola ; l’ordine era dato al primo spalliere di destra cbe lo passava al primo rendere del remo successivo, e così via via tornando indietro fino allo spalliere di sinistra. Il vestiario della ciurma era quello che i condannati ai lavori forzati portano oggidì. D’ estate ed in battaglia si spogliavano e rimanevano col busto nudo. Otto trombetti erano la fanfara della galera. Non era impedito in porto ai remieri di far lavori d’intaglio e venderli e di spendere il danaro ricavato alla taverna di bordo tenuta da uno schiavo liberato e pagato. Era proibito ai capitani ed agli ufficiali di tener taverna, ma lo facevano frequentemente. Il barbiere sceglieva fra gli schiavi il suo barbierotto, che era 1’ infermiere di bordo, il capitano vi sceglieva il cuoco. Talvolta si prometteva alle ciurme forzate la piena libertà in caso di vittoria; ma non sempre si manteneva. Le migliori buoneooglie erano Napolitani e Spagnuoli, i migliori schiavi i Turchi, i peggiori i Moreschi. Cure speciali del capitano e del padrone erano mantenere i remieri in buone condizioni ed esercitarli ad una buona voga distesa. IJna compagnia di fanteria costituiva la guarnigione soldatesca della galea. Era guidata dal capitano, dall’ alfiero, dal sergente e da quattro caporali. Il capitano pagava la sua gente, e 11’ era per dir così il banchiere. L’alfiero aveva tre razioni al giorno e dodici scudi di stipendio, il sergente tre razioni e sei scucii, il caporale due razioni e qua,Uro scudi. L’ armi dei soldati erano il moschetto e 1’ archibugio. Ma alcuni soldati venturieri chiamati avantaggiati e già noti per atti valorosi oppure usciti di buona famiglia serbavano col maggior soldo e la più forte razione la corazzina, la rotella, una lunga spada e la picca. La razione dell’ uomo libero consisteva in due libbre di biscotto al giorno, una pinta di vino ed una libbra di carne fresca, 0 mezza libbra salata, col supplemento di mezza libbra di formaggio ; oppure quattro sardine salate, ed un oncia d'olio. La domenica, il martedì, ed il giovedì si dava la carne, gli altri giorni si mangiava di magro.